Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:63 min.
Etichetta:Self-Produced

Tracklist

  1. DARKENED SPACE (INSTR.)
  2. PROGRAM ERROR (WE ARE THE VIRUS)
  3. SOULS REFLECTIONS
  4. PEGASUS
  5. YOU’LL NEVER FALL AGAIN
  6. SILENT SWEETNESS (INSTR.)
  7. MESSAGE FROM ETERNITY

Line up

  • Marco Pastorino: vocals
  • Valerio Æsir Villa: lead & rhythm guitars
  • Mark Bravi: keyboards
  • Alessandro Poppale: bass
  • Davide Perpignano: drums

Voto medio utenti

Finalmente è arrivato! Il debut album di questo gruppo nostrano atteso ormai dall’agosto 2014.
Un lavoro che ha ricevuto non solo il tempo necessario per essere elaborato, corretto, migliorato, ma anche il supporto di nomi non indifferenti del panorama musicale del progressive, come Jordan Rudess, Alessandro Del Vecchio, Elio Rivagli e Marco Pastorino.
Già solo il nome della banda esprime una ricerca della perfezione, non solo nella creazione musicale, ma anche come attitudine verso la vita. Ed è proprio questo approccio che ha permesso di portare alla luce una proposta decisamente interessante e non decisamente personalizzata.
L’album si apre con "Darkened Space" che aiuta a proiettarsi verso il viaggio ed introduce egregiamente il vero brano di inizio: "Program Error (We Are The Virus)".
Diviso in tre parti, questo brano mette subito in risalto l’alto livello tecnico di tutti i componenti della banda e soprattutto l’intreccio ben riuscito che avviene fra chitarra, tastiera e parte ritmica. La melodia trova risalto specialmente nel refrain, facile da assimilare e piacevole. Un pelino fuori contesto le parti con effetto megafono, ma mai troppo invadenti. Ovviamente la parte del leone la fa l’ospite di onore alla tastiera, ma ben coadiuvato dalla chitarra.
Con "Soul’s Reflections" si entra in un’altra dimensione dell’album. Sonorità molto più Aor e creata con ricercata accuratezza e semplicità. Linea vocale centrale ma sostenuta da un ottimo insieme strumentale nonché da un’interpretazione degna. Da segnalare l’assolo di chitarra molto adeguato e curiosamente suddiviso in due parti.
Con "Pegasus" si ritorna con forza ai lidi più conosciuti del progressive, con un riff di apertura fondato su basso e batteria molto bello. La parte cantata si inserisce con il compito si dare uno stacco fra le parti strumentali e permettere che si verifichi un’accelerazione del pezzo, così da risultare in crescendo costante, in particolare durante l’assolo e poi nel finale.
Con "You’ll Never Fall Again" i Virtual Symmetry mostrano tutta la loro grande capacità di modellarsi al fine di esprimere, con intensità ed emozione, il loro innegabile talento. Il pezzo risulta piacevole da ascoltare e a primo acchito semplice, mentre in realtà l’abbinamento fra la linea vocale e la complessa composizione sottostante è tutt’altro che di facile realizzazione.
"Silent Sweetness" è, a mio avviso, un ottimo stacco, un momento per riprendere fiato prima del grandissimo finale che attende l’ascoltatore e cioè "Message From Eternity". Questa suite di 23 minuti, accompagnata dall’orchestra Sinfonietta Consonus, diretta dal Maestro Michal Mierzejewski, riprendendo il tema della precedente si immerge lentamente in diverse ambientazioni e, a tratti, in diversi generi musicali. Inutile commentare battuta per battuta. Da sottolineare invece che nonostante la durata notevole, l’intera opera scorre bene e i diversi momenti si susseguono senza sbavature, forzature o salti eccessivi. Questo è dovuto al fatto che il brano ha una struttura melodica portante che perdura per l’intero pezzo. La voce, gli strumenti e anche l’orchestra si alternano, allontanandosi per poi ritornare al tema principale in un continuo di accelerazione e rallentamento. Il tema è malinconico ed esprime una sofferenza che cresce unitamente con la volontà di uscirne, cosa che avviene nel finale epico e, a tratti, cinematografico.
In conclusione, un lavoro egregio ed energico, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista emotivo. Sicuramente con più ascolti le mancanze e i difetti salteranno all’orecchio, ma intanto manteniamo viva la speranza che ritornino al più presto con un altro lavoro per deliziarci nuovamente.

A cura di Giovanni "giopasi" Pasinato



Recensione a cura di Ghost Writer

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 21 mar 2016 alle 19:23

Splendido lavoro

Inserito il 04 mar 2016 alle 09:03

E da parte della redazione un GRAZIE a Giovanni e a tutti quelli che hanno aderito a questa nostra iniiziativa. Una iniziativa che,è sempre aperta a tutti: And Reviews For All!

Inserito il 03 mar 2016 alle 17:26

Al piacere di una nuova scoperta (per me) nel campo progressive metal, si aggiunge quello di leggere una rece ufficiale dell'ottimo giopasi.

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