Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2001
Durata:65 min.
Etichetta:Together As One

Tracklist

  1. ARKENEMY "WIRE THE OTHERS"
  2. LEGION "OBSESSION"
  3. ARCADIA "BELIEF MACHINE"
  4. SUFFERHEAD "LIKE A CHAINSAW"
  5. MELANCHOLIA "WINTERLIGHT"
  6. CORAM LETHE "IMMORTAL"
  7. NIGHTSIDE "ABYSS"
  8. INFLICTION "PERENNIAL COWARDICE"
  9. BRUTAL FAITH "VISION OF TUNDAL"
  10. STILLBIRTH "RETURN"
  11. HATEFUL "AFTER THE LAST BREATH"
  12. KNOCK OUT "MY VISION"
  13. SOUL CLOWN "COME ON"
  14. ANACROMA "LOBOTOMIA"
  15. REEL FICTION "ALL BEHIND"

Line up

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Prima uscita ufficiale per la Together As One, neo etichetta fondata da Udo Usvardi dei deathsters Arkenemy, che ci propone una bella compilation di 15 tra i gruppi underground più validi ed interessanti della scena di metal estremo della nostra penisola.
La tracklist vi illustrerà al meglio ed in modo dettagliato band presenti e brani eseguiti, da parte mia vi segnalo le esecuzioni migliori che sono ovviamente quelle di Arkenemy, un gradino di professionalità sopra a tutti gli altri, anche nella produzione, con un brano come "Wire the Others" fortemente influenzato dagli ultimi Death, Arcadia con il loro metal contaminato alla Fear Factory, davvero ben realizzato, Coram Lethe, una realtà sempre più valida e competitiva, e Infliction, autori di una prova magistrale con il loro death/black.
Anche i Sufferhead ed Legion di "Obsession" escono vincitori da questo cd ma purtroppo lo scarso livello qualitativo non gli permette una posizione da primato, così come per Nightside, davvero convincenti a livello di idee, Brutal Faith (ma 8 minuti di composizione sono davvero troppi).
Chiudono la carrellata dei promossi Stillbirth, Knock Out ed i curiosi Anacroma, una sorta di Articolo31 del metal, mentre leggermente da rivedere soprattutto a livello di produzione risultano Melancholia e Soul Clown. Una menzione particolare ai Reel Fiction che hanno creato il brano che se fosse suonato da qualche band statunitense girerebbe a rotazione su MTV e sbancherebbe con milioni di copie vendute.
Una compilation dall'aspetto ancora un po' artigianale ma con un contenuto di livello a dir poco elevato come poche volte ho riscontrato in questi anni. Decisamente consigliata a chi voglia farsi un'idea del nutrito sottobosco (per adesso) italico.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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