Chronos Zero - Hollowlands - The Tears Path: Chapter One

Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2016
Durata:70 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. THE COMPRESSION OF TIME
  2. FRACTURE
  3. SHATTERED
  4. ON THE TEARS OF PATH
  5. WHO ARE YOU? (A SHAPE OF NOTHINGNESS)
  6. WHO AM I? (OVERCAME BY BLACKWATER RAIN)
  7. RUINS OF THE MEMORIES OF FEAR
  8. PHALANX OF MADNESS
  9. OBLIVION PT. 1 - THE UNDERWORLD
  10. OBLIVION PT. 2 - THE TRIAL OF MAAT
  11. OBLIVION PT. 3 - THE HARP
  12. THE FALL OF THE BALANCE
  13. NEAR THE NIGHTMARE
  14. FROM CHAOS TO CHAOS

Line up

  • Enrico Zavatta: guitars
  • Federico Dapporto: bass
  • Davide Gennari: drums
  • Jan Manenti: vocals
  • Manuel Guerrieri: harsh vocals
  • Margherita Leardini: vocals

Voto medio utenti

Era la fine del 2013 quando, in piena consegna poll, rimasi folgorato dal disco d'esordio di una giovane band cesenate. Ora è l'inizio del 2016 (quante volte scriverò 2015!) ma il concetto non cambia: i Chronos Zero sono mostruosi.

E in questi 2 anni i Chronos Zero sono cresciuti, sia di numero (acquisiscono la voce growl di Manuel Guerrieri e quella femminile di Margherita Leardini) che di importanza, passando da Bakerteam alla portabandiera Scarlet Records.
Partoriscono così "Hollowlands - The Tears Path: Chapter One", secondo (ma terzo, è previsto un prequel) capitolo di un concept enorme, formato da almeno 5 capitoli. Un lavoro mastodontico e forse presuntuoso, ma che viene supportato magistralmente da un lavoro certosino sotto ogni punto di vista, a partire dal solito, enorme lavoro di produzione a cura di Simone Mularoni.
L'aggiunta poi di due voci così diverse da quella principale del bravissimo Jan Manenti è un tocco di classe non indifferente, contribuendo a variegare i brani e a non stancare troppo l'ascoltatore, che pur avrà a che fare con più di un'ora di (ottima) musica.
Suoni "grossi", pieni, un prog moderno e aggressivo che sfora quasi nel thrash in alcuni momenti..come già detto, immaginatevi i Symphony X shakerati con i Nevermore. Vi piace? A me da morire.

Chronos Zero decisamente padroni di questo Gennaio, almeno per il sottoscritto, e molto probabilmente presenti in una poll di fine anno che già si prospetta ricca. Classe, gioventù, innovazione, tecnica, rabbia, talento: serve altro?

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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