Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:55 min.
Etichetta:Lion
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. MORNING OVER MOROCCO
  2. LINT
  3. METHOD OF MADNESS
  4. NO:8
  5. WHO'S LYING NOW
  6. ELEPHANT GUN
  7. LOVE WAS GOOD
  8. THE STORY'S THE SAME
  9. CANNED LAUGHTER
  10. REMEMBER
  11. EVERYTHING'S FINE
  12. ON THE GREEN
  13. HEROES

Line up

  • Andreas Eklund: vocals
  • Anders Lundstrom: guitars, keyboards
  • Mats Hallstensonn: guitars
  • Per Schelander: bass
  • Tony Andersson: drums

Voto medio utenti

La Lion Music ha avuto la brillante idea di ristampare l'album d'esordio di questa meravigliosa rock band svedese, quel "Lint" che, nell'ormai lontano 1997, ce li fece conoscere come una delle più interessanti realtà del rock melodico allora in circolazione. Col tempo la band ha saputo mantenere le aspettative contenute in questo lavoro, ma è indubbio che il disco in questione rappresenti tuttora il vertice ineguagliato della sua produzione. Nell'attesa di un nuovo full length dunque, deliziamoci di nuovo le orecchie con questo piccolo gioiello, che si apre con le atmosfere orientaleggianti di "Morning over Morocco", track che mostra tutta la fantasia e la preparazione dei nostri, in grado di creare atmosfere affascinanti e originali, senza tuttavia rinunciare all'immediatezza tipica del loro genere. La title track conferma questa impressione, con il suo andamento sontuoso e ancora una volta arabeggiante, in cui la voce di Andreas Eklund si staglia magnifica sopra ad intrecci di chitarra elettrica ed acustica davvero efficaci. Ma gli House of Shakira sanno anche creare meravigliose perle aor, potenziali hit radiofonici che catturano già dopo mezzo ascolto: "Method of madness" e "Who's lying now" ne sono due ottimi esempi, coi loro irresistibili refrains da cantare a squarciagola.
Le sperimentazioni e i connubi stilistici continuano con "Elephant gun", un brano di stampo americano che ricorda da vicino i Bon Jovi di "Keep the faith", ma che presenta un break centrale dal sapore tipicamento etnico-africano. Influenze etniche sono presenti anche in "Canned laughter", uno dei brani più movimentati di tutto il disco. Anche sul fronte delle ballate le cose funzionano a meraviglia: "No:8" è semplicemente meravigliosa con le sue linee vocali al limite del commovente, mentre la conclusiva "Everything's fine" è un gioiellino acustico perfetto per chiudere alla grande un lavoro come "Lint". Arricchiscono questa ristampa due bonus tracks, "On the green" e "Heroes", di buona fattura, ma che nulla aggiungono al già ottimo livello del prodotto in questione.
Lodiamo dunque l'etichetta finlandese che ha voluto dare la possibilità di scoprire "lint" anche a chi se lo fosse perso la prima volta, a noi non resta altro che far partire il conto alla rovescia per il nuovo album...
Recensione a cura di Luca Franceschini

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