Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:69 min.
Etichetta:Holy Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ALTAR
  2. SAMSARA
  3. KALA HARI VATI
  4. NHARBA
  5. ZEPHYRIA
  6. SONG OF DEVOTION
  7. STIGMATA
  8. ATMA
  9. DEVA
  10. ADHEMONIA
  11. BLISS
  12. CAELIGENA INVOCATED SPIRIT
  13. OM
  14. SHANAK
  15. LAMENTATIONS
  16. ...

Line up

  • Gérard Chambellant: vocals
  • Karin Mérat: vocals, percussion
  • Amélie Duranteau: vocals, keyboards, percussion
  • Gaudinis Th+: vocals, percussion
  • Thierry Wargnier: flute, percussion

Voto medio utenti

Dopo aver realizzato tre album con i Rajna (formazione francese dedita a sonorità etno-ambient) Gérard Chambellant ha iniziato a lavorare ad un nuovo progetto chiamato Am'ganesha'n. A lui si sono uniti altri musicisti della scena gothic/ethereal transalpina (come ad esempio Karin Mérat e Amélie Duranteau dei Les Secrets de Morphée) e nel 2001 è uscito il disco d'esordio della band, intitolato "Beyond the soul". Nel 2003 è stata la volta di "Somnia", mentre "Eleftheria" è il titolo del loro ultimo full-lenght, un lavoro decisamente fuori dagli schemi (ma anche i suoi predecessori non erano da meno...) che non si rivolge certo al vasto pubblico. Esso sembrerebbe destinato soprattutto agli amanti del gothic (anche considerando l'ambito di provenienza degli artisti coinvolti nel progetto), ma ho l'impressione che il "darkettone" medio lo snobberà, e che saranno altri quelli che riusciranno a coglierne meglio il significato... Di sicuro chi apprezza le "heavenly voices" troverà interessanti le performance delle già citate Amélie e Karin, inoltre credo che il cd piacerà anche a coloro che hanno una predilezione per la musica orientale di stampo ritualistico e per tutto ciò che ha una somiglianza con il canto religioso. "Eleftheria" è infatti un album altamente evocativo, contraddistinto da atmosfere che sono talvolta ipnotiche e rilassanti, ma che in alcuni casi possono anche risultare opprimenti. Tale senso di oppressione non è dovuto soltanto al tipo di sonorità proposte, e quindi alle parti suonate, ma anche alla particolarità delle vocals (mi riferisco soprattutto a quelle maschili, che rimangono costantemente su tonalità gravi...). Insomma, dalle mie parole vi risulterà chiaro che un disco del genere necessita di una certa "predisposizione" per essere ascoltato, nel senso che se avete voglia di fare un viaggio ad occhi aperti e di esplorare mondi lontani e sconosciuti questa è proprio la release che fa per voi. Viceversa se le "esperienze sensoriali" sopracitate non vi attirano per nulla vi consiglio di lasciar perdere gli Am'ganesha'n, perché sentendoli rischiereste di sicuro di addormentarvi!!!
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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