Copertina 10

Info

Past
Anno di uscita:1977
Durata:46 min.
Etichetta:Epic

Tracklist

  1. BAT OUT OF HELL
  2. YOU TOOK THE WORDS RIGHT OUT OF MY MOUTH (HOT SUMMER NIGHT)
  3. HEAVEN CAN WAIT
  4. ALL REVVED UP WITH NO PLACE TO GO
  5. TWO OUT OF THREE AIN'T BAD
  6. PARADISE BY THE DASHBOARD LIGHT
  7. FOR CRYING OUT LOUD

Line up

  • Meat Loaf: lead vocals
  • Jim Steinman: keyboards
  • Todd Rundgren: guitars
  • Ken Ascher: strings arrangement
  • Ellen Foley: bacing vocals
  • Kasim Sultan: bass
  • Marvin Lee: backing vocals
  • Rory Dodd: backing vocals
  • John Wilcox: drums
  • Max Weinberg: drums
  • Roy Bittan: piano, keyboards
  • Cheryl Hardwick: piano
  • Steve Margoshes: piano
  • Edgar Winter: sax
  • Roger Powell: synth

Voto medio utenti

Non è facile parlare di uno dei dischi più venduti della storia del rock (Wikipedia parla di 43 milioni di copie, ma secondo l'autore sono un po' più di 30) e, oggettivamente, difficili da catalogare. Facciamo ordine dicendo che sì, a cantare è il poliedrico artista americano Meat Loaf (cantante ma anche attore comparso in vari lungometraggi di successo, dal “Rocky Horror Picture Show” al più recente “Tenaciaous D e il Destino del Rock” dove interpreta il padre del protagonista Jack Black) ma a comporre è il forse meno noto Jim Steinman, autore di “tonnellate” di brani celebri (ricordate, per dirne un paio, “It’s All Coming Back To Me Now” di Céline Dion e “Total Eclipse Of The Heart” di Bonnie Tyler?) e vero e proprio “visionario” del rock. Quello che esce dall’incontro tra i due è una strana miscela di musical (Meat Loaf guarda caso aveva recentemente cantato in una produzione di “Hair”), immaginario epico (Jim Steinman venne proclamato non a caso il “Richard Wagner del rock”) e “wall of sound" spectoriano (all’ascolto dell’album, non c’è un singolo angolo vuoto nel panorama stereofonico). “Bat Out of Hell”, diventato “trademark” nel 1995, è sicuramente un disco di contrasti dove “loudness” e musica struggente e drammatica (pensate ai Queen in Harley Davidson) si incrociano con parti narrate e tematiche “nobili” sviluppate in modo sorprendentemente divertente. I brani sono in buona parte “riciclati” da un musical abortito di Steinman incentrato su “Peter Pan” (l’elemento “nobile” di cui sopra) ma filtrato attraverso le esperienze di un adolescente “tutto-testosterone” e delle sue ragazze che, come tutte, “ci stanno” a momenti alterni e, quando “ci stanno”, lo fanno pure pesare (l’elemento “divertente”). A questo aggiungete una copertina che neanche gli Iron Maiden sotto anfetamine avrebbero potuto immaginare (cimiteri, motociclette volanti e pipistrelli ma tranquilli, non c’è Eddie) e si capisce come tutto questo potesse all’epoca spiazzare sia una potenziale casa discografica che un malcapitato ascoltatore. Alla coppia servono più di due anni per trovare un’etichetta (nel frattempo propongono i brani in “acustico” nei bar e pub locali) e una volta nei negozi il disco è un mezzo fiasco. Diciamolo, non è un disco per palati “americani”, troppi fronzoli, brani troppo lunghi, è più una cosa da “europei” e questo non aiuta. Il vero e proprio “botto” non arriverà mai, sarà un lento e progressivo incremento di vendite dettato da eventi perlopiù sporadici e non programmati (apparizioni televisive “tappabuchi” di imprevedibile successo e simili). Meat Loaf e Steinman, nel loro rapporto di amore/odio mai ben definito causato da invidia reciproca, collaboreranno ancora in futuro con risultati altalenanti (solamente di “sequel” di “Bat Out of Hell” ne usciranno altri due a distanza di 25 e 30 anni dal primo), ma questo rimane l’imprescindibile “masterpiece”. Quando un compositore eccezionale incrocia un grande interprete.
Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 04 nov 2015 alle 19:49

imprescindibile,e come questo pure il suo successore Dead Ringer...poi vabè,io sono malato di Steinman e amo alla follia pure il suo album solista (che sarebbe dovuto essere il terzo disco di meat loaf e che il polpettone non volle incidere,salvo poi "saccheggiarlo" negli anni successivi) e anche quel capolavoro assoluto che è il progetto pandora's box,mentre non apprezzo particolarmente il meat loaf desteinmanizzato cmq rimanendo a bat out of hell è davvero un disco che tutti dovrebbero ascoltare,un pezzo come Paradise by the dashboard lights lo può comporre solo un genio

Inserito il 04 nov 2015 alle 11:45

Questo album rasenta la perfezione. I testi inoltre sono davvero spassosi. Rock and roll!!!!!

Inserito il 03 nov 2015 alle 16:44

Non sono avvezzo a queste sonorità che trovo zuccherose al limite del diabete. Questo però è un signor album che DEVE essere conosciuto.

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