Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:26 min.
Etichetta:Sliptrick Records

Tracklist

  1. JESUS
  2. ADAM
  3. LUCIFER
  4. PATRICK
  5. ELISABETH
  6. FAUSTUS
  7. THE ANCIENT MARINER
  8. VINCENT
  9. CURSED

Line up

  • Marco Fresia: vocals
  • Antonio Aresu: guitar and vocals
  • Morgan Ferrua: bass and vocals
  • Michele Testa: guitar and vocals
  • Davide Gallo: drums

Voto medio utenti

Cosa ne è stato degli If I Die Today di fine anni 2000? Cosa ne è stato dell'atmosfera di "Liars", recensito dal sottoscritto nel 2010?

Spazzati via e risorti a nuova vita. E che vita.
Senza indugio apprezziamo il nuovo corso del quintetto di Mondovì che ha depurato il proprio sound di ogni influenza più commerciale, melodica e spensierata (modaiola...si può dire?), cancellando persino le abbordabili clean vocals dalla propria proposta, appesantendo ed annerendo il tutto in questo nuovo "Cursed", senza dubbio un disco hardcore con la H maiuscolo ma con un'indole metal al 100%, con sferragliate e mazzate come se piovesse, in un turbinio di rabbia e violenza controllata dannatamente efficaci, ritmiche ossessive e sincopate, riffs che paiono sparati fuori dai gruppi urban thrash più incazzati del globo e, bisogna sottolinearlo anche per preservare l'immagine mondiale del singer come esponente più in vista di una band, la prestazione dietro al microfono di Marco Fresia assolutamente strepitosa, in grando di intepretare perfettamente il ruolo di cantore del devasto, calandosi anima e corpo in una possessione lacerante, risultando a dir poco concreto ed allineato 100% con la musica che gli If I Die Today suonano e sentono dentro.

E' finito il tempo del "divertimento" (ma loro sicuramente si divertono a suonare) e delle piscine, "Cursed" trabocca di risentimento, al di là delle etichette che il business impone, post hardcore, djent, alternative, qui decisamente fuori luogo sia eticamente sia di merito, poichè la sola titletrack è un piccolo gioiello di METAL di quello fumante, malinconico, ansioso e depresso che trascende generi e stili e che colpisce diretto al cuore dell'ascoltatore.

La durata, breve, ottima, dei 9 brani rendono l'ascolto di "Cursed" leggiadro nonostante il peso di ten ton hammer di machineheadiana memoria e senza dubbio i testi, di cui purtroppo non disponiamo, aiuterebbero l'interesse a salire ancor più di tono, visto le tematiche importanti e la presenza di questi nove "maledetti". Un paio di brani più normali che sottotono non inficiano il valore di questo validissimo lavoro.

Bravi e basta e che vengano sempre queste meravigliose metamorfosi.
Darkness has come.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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