Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:43 min.
Etichetta:Black Balloon
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SOMEONE NEW
  2. STUCK TO DETESTE
  3. UNDERNEATH
  4. FALLEN
  5. SUBSTITUTE
  6. DISLOCATED
  7. LEAVING
  8. LORD IT
  9. STRAITJACKET
  10. THE TENDER SIN
  11. DOWN THE LAKE

Line up

  • Oyvind Osa: vocals, bass
  • Anders Gjest: guitar
  • Thomas Fredrikson: drums

Voto medio utenti

Il notevole successo di vendite ottenuto dagli El Caco con l’album “Solid rest” (2003) non poteva non influire sullo sviluppo del suo successore, cosa assolutamente normale per qualsiasi piccola formazione che riesca a raggiungere discreta popolarità internazionale.
Il trio norvegese è andato sul sicuro senza rischiare nulla, limitandosi a replicare in blocco le caratteristiche che avevano reso vincente il lavoro passato. Una copia quasi speculare che arriva perfino a clonare il singolo d’apertura, infatti l’attuale “Someone new” è nuovamente un bell’esempio di rock “bombastico” dal coro facilmente orecchiabile che guarda al grande pubblico dei non-specializzati, come già lo era “Marionette”.
Dunque “The search” conferma in pieno pregi e difetti della band di Lillestroem, da tempo commentati e sviscerati.
Heavy rock assai potente e compatto, ritmiche rocciose e battenti, riffs metallici penetranti, aperture melodiche abili ed intelligenti che si spingono sempre più verso la malinconia grunge (“Dislocated, Straitjacket”), estrema pulizia di suoni e d’esecuzione, diffusa atmosfera di palpabile solidità anche negli episodi meno aggressivi, le heavy ballad ed i mid-tempo dove gli scandinavi certamente eccellono (“Underneath, Leaving, la dolce e acustica Down the lake”).
Sull’altro piatto della bilancia si ripresenta quella strisciante sensazione di un sound un po’anonimo che avevamo già rilevato in passato, una struttura meccanica priva di errori ma anche di spunti spiazzanti ispirata al metal della nuova generazione, la totale mancanza di assoli, la completa assenza di brividi fuori dagli schemi, molto calcolo e nessuna spinta improvvisativa.
Come si è visto molto di recente per i Sunride, anche gli El Caco raggiungono la definitiva maturazione staccandosi completamente dall’ambiente stoner (se mai ne avevano fatto parte..) e trovano la propria dimensione heavy rock fatta di concretezza senza fronzoli e buona sensibilità melodica. Un profilo normale e regolare che li pone a mio avviso sul livello di molte altre valide bands dalle caratteristiche pressochè identiche. Quindi è ovvio prevedere che l’album sarà un nuovo successo tra i numerosi estimatori del power-trio, ma difficilmente potrà conquistare qualcuno dei suoi detrattori.

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