Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:47 min.
Etichetta:Indipendent
Distribuzione:Earspirit Compound

Tracklist

  1. CELESTIAL SUPREMACY
  2. FINISTERRA
  3. TALES TOLD IN OBLIVION
  4. SANTERÍA
  5. THE EVERLASTING
  6. MORIR EN EL OLVIDO
  7. THE OUTER DARKNESS

Line up

  • JP Andrade: drums
  • B. Karas: acoustic and electric violins, vocals
  • M. Gonçalves: vocals, guitars, bass

Voto medio utenti

A tre anni di distanza dal bellissimo "Solar", gli americani, ma di chiara origine spagnola, Windfaerer tornano sul mercato discografico con il nuovo "Tenebrosum", album che, come il suo predecessore, il gruppo si auto produce nonostante la qualità musicale sia superiore a quella di nomi ben più famosi e supportati in lungo ed in largo dalle etichette.
Mettiamo da parte questa amara considerazione e parliamo di questo dischetto...
"Tenebrosum" pur muovendosi nel solco del blackened folk metal tipico di Michael Gonçalves e soci, mostra un'anima più incline al death metal avvicinandosi, in alcune partiture, a quanto proposto in passato da gruppi come i migliori In Flames grazie ad un suono, in questa occasione, molto potente e ottimamente prodotto, forse anche troppo, che rende l'album in un certo modo maestoso oltre che assolutamente devastante quando il gruppo pesta forte.
Certamente l'influenza di Moonsorrow o Ensiferum resta quella principale, ma la volontà del gruppo di provare nuove strade è piuttosto evidente: da un lato l'uso del violino è diventato molto più importante nell'economia di ogni singolo brano (spesso mi sono venuti in mente i Ne Obliviscaris), dall'altro sono i brani stessi ad essere diventati molto più articolati e ricchi di sfumature rispetto a quanto i Windfaerer abbiano mai fatto in passato, con la conseguenza che il loro suono sia oggi meno immediato e certo meno facile da capire se non ascoltato con la dovuta attenzione.
Fatte queste considerazioni, va detto che "Tenebrosum" è un signor album, un album che sa unire in maniera molto fluida la sua natura folk, il suo retrogusto black metal, la sua atmosfera epica e i diversi momenti melodici che, quasi improvvisi, squarciano una musica che, tenetelo bene a mente, è particolarmente violenta e non incline a scendere a facili compromessi.
Ogni brano dell'album si muove tagliente e intransigente con il continuo contrasto tra un violino che sembra impazzito ed una sezione strumentale più propriamente "metal" che vive di riffing spietato e sezione ritmica che non concede quasi mai pause, il tutto all'insegna di un songwriting molto ricercato e, come ho già ricordato, impreziosito da aperture melodiche di alto valore e di sicuro impatto.
Insomma, i Windfaerer si confermano un gruppo di primissimo valore che, sebbene risenta di precise influenze, è in grado di scrivere musica che sono certo farà breccia nei cuori di chi tra voi è attratto dal folk metal più duro e sincero che si possa ascoltare.
Come già avevo detto in occasione del lavoro precedete, non vi resta che indossare le armature e lanciarvi in battaglia con le note di questo piccolo gioiellino che risponde al titolo di "Tenebrosum".
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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