VI - De Praestigiis Angelorum

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2015
Durata:45 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. ET IN PULVEREM MORTIS DEDUXISTI ME
  2. PAR LE JUGEMENT CAUSé PAR SES POISONS
  3. LA TERRE NE CESSERA DE SE CONSUMER
  4. REGARDE TES CADAVRES CAR IL NE TE PERMETTRA PAS QU'ON LES ENTERRE
  5. UNE PLACE PARMI LES MORTS
  6. VOILà L'HOMME QUI NE TE PRENAIT PAS COMME SEIGNEUR
  7. IL EST TROP TARD POUR RENDRE GLOIRE. AINSI LA LUMIèRE SERA CHANGéE EN OMBRE DE LA MORT
  8. PLUS AUCUN MEMBRE NE SERA RENDU

Line up

  • BST: bass
  • Blastum: drums
  • INRVI: guitars, vocals

Voto medio utenti

Nati come un side project dei grandiosi francesi Aosoth, in realtà questi VI sono formati proprio da BST e INRVI, aiutati alla batteria da Blastum, uomo dalle mille band e vecchia conoscenza dei transalpini.

Non ci fermiamo però alla sola line up, anche il black metal dei VI è molto legato a quello proposto dagli Aosoth, almeno, prima che questi deviassero un pochino verso quelle parentesi avant-garde black, quelle forti sessioni dissonanti e apocalittiche mutuate dagli immensi connazionali Deathspell Omega. Ma non divaghiamo.
Per il sottoscritto che non bazzica spesso gli ambienti black metallici, questo De Praestigiis Angelorum si è rivelato davvero un bel disco, ottimamente bilanciato tra furia omicida, taglienti inserti melodici viziosamente impregnati di mestizia, leggere aperture sinistre, arpeggiate ed atmosferiche. Una tracklist che scorre rivelando un piacere d'ascolto elevato, senza che stanchezza o monotonia possano anche solo insinuarsi.
Grande è la fiera epicità utilizzata per celebrare il maligno che scaturisce da un lavoro di chitarra davvero pregevole e ricercato, senza sofismi di alcun tipo ma sorretto da un muro di fuoco sparato dal drum kit e guidato dalle urla demoniache di INRVI, il cui scream non è mai troppo alto ma, anzi, abbastanza profondo e dal sicuro effetto scarnificante.
I VI non hanno paura di andare oltre, provando canzoni dalla durata superiore ai sei, sette, perfino otto minuti, riuscendo sempre a costruire delle strutture efficaci e utilizzando quei piccoli accorgimenti che permettano ti tener salde le redini senza perdersi.
Se già Amate gli Aosoth ci sguazzerete, se invece non li conoscete è venuto il momento di farvi rapire.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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