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Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2015
Durata:92 min.
Etichetta:Parlophone
Distribuzione:Warner Music Group

Tracklist

  1. IF ETERNITY SHOULD FAIL
  2. SPEED OF LIGHT
  3. THE GREAT UNKNOWN
  4. THE RED AND THE BLACK
  5. WHEN THE RIVER RUNS DEEP
  6. THE BOOK OF SOULS
  7. DEATH OR GLORY
  8. SHADOWS OF THE VALLEY
  9. TEARS OF A CLOWN
  10. THE MAN OF SORROWS
  11. EMPIRE OF THE CLOUDS

Line up

  • Bruce Dickinson: lead vocals, piano on "Empire of the Clouds"
  • Dave Murray: guitar
  • Adrian Smith: guitar
  • Janick Gers: guitar
  • Steve Harris: bass
  • Nicko McBrain: drums

Voto medio utenti

Inserito il 04 set 2015 alle 08:02

Sostanzialmente d'accordo con Ermo 6/6,5 soprattutto per il secondo cd. Comunque una valutazione del genere per un disco dei Maiden resta un fallimento su tutta la linea. La rece di Marco assomiglia a una grande dichiarazione d'amore e l'ho apprezzata come tale.

(Modificato il 04 set 2015 alle 10:31)
Inserito il 04 set 2015 alle 09:16

Polimar, sulla recensione di Marco mi ha proprio letto nel pensiero. Bella e sentita, ma non gli perdono dubbi e critiche sull'immenso Adrian Smith, per me un mito assoluto. :-)) E come te condivido la piena sufficienza di "Ermo", che però, a dire il vero, non considero un fallimento. Sul cd, sui Maiden e su alcuni gruppi storici in generale ho da pontificare sempre sul solito argomento: cura dei suoni e produzione. Sono importanti sempre e comunque, ma a maggior ragione per i gruppi con un po' di fiatone. Non dico di "truccare" la propria musica, quello mai e poi mai, parlo di evitare la massimo sciatterie di registrazione e di esecuzione.

Inserito il 04 set 2015 alle 09:53

Ci fossero vere perle dovrebbero uscire e brillare da sole e non dovremmo cercarle. Il fatto di ascoltare e riascoltare, ostinandosi a cavar fuori tutto il buono possibile lo si fa soltanto perché ha sopra QUEL nome che tutti rispettiamo per quello che HA DATO. 8 ascolti, tre pezzi discreti (Death or Glory, Tears of a Clown , The Man of Sorrows) ovvero 16,40 minuti su 90. Diverse buone intuizioni diluite in tantissimo nulla. The Red and the Black aberrante. Tastiere fastidiose, con tre chitarre potrebbero armonizzare quello che gli pare. Bruce stentoreo in molti punti, ottimo in altri. Secondo CD nettamente superiore. Di 16 album, gli stanno sotto solo A Matter of Life and Death, The Final Frontier e (FORSE) Virtual XI. Artwork orrendo e tirato via. Album da comprare a "nice price" tra svariati mesi. Confermo un 6,5 totalmente in linea con la bella rece Ermo.

Inserito il 04 set 2015 alle 10:28

Polimar, sulla recensione di Marco mi ha proprio letto nel pensiero. Bella e sentita, ma non gli perdono dubbi e critiche sull'immenso Adrian Smith, per me un mito assoluto. :-)) E come te condivido la piena sufficienza di "Ermo", che però, a dire il vero, non considero un fallimento. Sul cd, sui Maiden e su alcuni gruppi storici in generale ho da pontificare sempre sul solito argomento: cura dei suoni e produzione. Sono importanti sempre e comunque, ma a maggior ragione per i gruppi con un po' di fiatone. Non dico di "truccare" la propria musica, quello mai e poi mai, parlo di evitare la massimo sciatterie di registrazione e di esecuzione. No no Ennio, non mi permetterei mai di mettere in discussione Adrian, anche per me è un mito! Ho semplicemente provato ad entrare nei panni di un personaggio di fantasia e ad immaginarne sentimenti, simpatie e antipatie; ne è uscita una recensione decisamente anomala, ma mi sono molto divertito a scriverla. Sul discorso cura dei suoni e produzione sono totalmente d'accordo con te.

Inserito il 04 set 2015 alle 11:55

Per me è il miglior disco da BNW, ha pezzi come la titletrack, l'opener o la suite conclusiva che la maggior parte delle band si sogna di comporre. L'unico pezzo che ho trovato sottotono è The Red And The Black che probabilmente con un ritornello vero e proprio invece di quell OOOOHH da stadio sarebbe stato molto meglio meglio. Il mio voto comunque è 8

(Modificato il 04 set 2015 alle 11:55)
Inserito il 04 set 2015 alle 12:18

Marco, la mia fissa per Adrian Smith è patologica, non farci troppo caso :-) Ribadisco che le Vostre recensioni sono ottime (come sempre, sono sincero) e che scrivere impersonando Eddie è stata un'ottima trovata.

Inserito il 04 set 2015 alle 12:20

opinione (parziale) su quanto sentito fin ora: le prime tre fanno ben sperare! nel senso che if eternity è veramente bella (scritta dal solo dickinson campanello d'allarme?) , la già nota speed of light è sul livello di altri pezzi simili del post brave new world , the great unknown pur cominciando a presentare la solita tiritera pseudo prog maideniana resta interessante. la traccia 4 ho paura di sentirla , incuriosito invece da quanto scritto altrove e cioè the river runs deep "ottimo pezzo" l'ho ascoltato e invece a me son cadute le pal.. ehm braccia. vediamo , if eternity è veramente bella.

Inserito il 04 set 2015 alle 12:30

Beh, che dire il voto è quello del "cervello" Ermo, tecnicamente nulla da aggiungere. Tuttavia parliamo dei Maiden e quindi nel mio caso ha il sopravvento il "cuore" Cafo, anche se il 9 non lo merita il lavoro dei Maiden, ma la splendida e sentita recensione. Forever Up the Irons.

Inserito il 04 set 2015 alle 13:44

Non avrei mai pensato che The Red and the Black potesse diventare un pezzone epico,

Inserito il 04 set 2015 alle 16:47

Come no Johnny??? Più Epic FAIL di così....

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