Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2015
Durata:31 min.
Etichetta:Goressimo Records

Tracklist

  1. LYSERGIC PARACHUTES
  2. U.F.O.=TESLA
  3. PEDOPHILIAC SKYJACKING
  4. FUNERAL RITES MADE TO EXCEED THE SPEED OF SOUND
  5. ENGINES BEHIND THE LUNAR GOD VOLCANO
  6. WINGS RED KAPUT (SWING SWING KAPUT)
  7. THE SOUND OF HARDCORE DIPLOMACY
  8. SUICIDE AND BOMBARDMENT
  9. TERROR FROM THE AIR

Line up

  • Demian Cristiani: vocals, guitar
  • Giuseppe Orlando: drums
  • Emanuele Calvelli: bass
  • Fabrizio Agabiti: guitar

Voto medio utenti

Prima regola del death metaller: non prendersi troppo sul serio. Siamo qui per divertirci nell'attesa della fine.
Sembra proprio che a fronte di capacità incredibili, sia dal nome che dalla tamarrissima copertina (di Marco Hasmann), gli Airlines of Terror conoscano bene questo credo e si adoperano per sollazzarci con nove pezzi di grandioso death metal imbastardito col thrash portando questo loro secondo lavoro ad un livello superiore. Fanculo a quel perfettino di Maverik, evviva Iceman e quel simpaticone di "mannaggialacappotta" Goose.

Avendo in formazione gente che sa il fatto suo, come la sei corde terra-aria di Demian Cristiani (anche dietro al microfono con porconi ad inseguimento), quella mitragliatrice di Giuseppe Orlando (rinomato produttore ed ex-Novembre) a cui si aggiungono l'abile chitarra tracciante di Fabrizio Agabiti e le bombe di Emanuele Calvelli, gli Airlines of Terror abbandonano il grindcore degli inizi e virano su un sound ibrido tra il death metal svedese dei gloriosi Soilwork degli esordi, i Darkane di Insanity, qualcosa di americano (ma non floridiano) tipo Revocation, più una cospicua dose di thrash metal. A tutto questo aggiungono la loro personalità che gli permette di creare un sound abbastanza originale e certamente da godere. Quello che ne esce sono pezzi in cui i Nostri inseriscono assoli curatissimi, riff taglienti e chitarre perfettamente armonizzate quando serve, senza rinunciare ad un assalto veloce e micidiale. Le canzoni hanno grandi cambi di passo, break riuscitissimi e parti più melodiche disseminate qua e la in modo da fartele ricordare senza snaturarle, anzi, riascoltandole ancora non vedi l'ora che il brano cada su quel punto così ottimamente scritto ed arrangiato. Un disco su più livelli, composto da più strati complementari uniti da hooks sottocutanei in cui l'apice viene raggiunto su pezzi da 90 che si chiamano U.F.O.=Tesla, Funeral Rites Made To Exceed The Speed Of Sound, The Sound of Hardcore Diplomacy e la title track.
Come vedete, anche i titoli dei pezzi sono esilaranti ma ricordate che sulla musica non si scherza un ca...volo
Fossi in voi scruterei di frequente il cielo e mi preparerei ad un attacco, perché se vi fate cogliere di sorpresa dal loro bombardamento, siete finiti.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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