Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2015
Durata:44 min.
Etichetta:Fret12 Records

Tracklist

  1. RADICAL CHANGE
  2. FLYING MONKEYS
  3. CAUTERIZE
  4. ARM YOURSELF
  5. DARK TRIP
  6. ANOTHER HEART
  7. FALL AGAIN
  8. TIE THE NOOSE
  9. SYMPATHY
  10. PROVIDENCE

Line up

  • Mark Tremonti: guitar, vocals
  • Erik “Erock” Friedman: guitar, backing vocals
  • Garrett Whitlock: drums
  • Wolfgang Van Halen: bass, vocals

Voto medio utenti

“All I was” lo aveva rivelato a chiare lettere e “Cauterize” lo conferma in maniera inequivocabile.
Mark Tremonti, sotto il monicker “scolastico” Tremonti, non è interessato a glorificare ulteriormente quanto da lui realizzato con Creed e Alter Bridge (a quello ha già ampiamente provveduto il business discografico, tra l’altro …).
Nel suo progetto solista, oltre ad inevitabili influssi delle sue celebri band, il chitarrista italoamericano infonde tutta l’ardente passione che nutre per l’heavy “classico” e il thrash metal, dando libero sfogo anche alla pregevole voce di cui è munito, altrove offuscata dalle laringi di due autorevoli campioni della fonazione modulata del calibro di Scott Stapp e Myles Kennedy.
Ne scaturisce un albo di notevole suggestione, realizzato con la fattiva collaborazione di ottimi professionisti dello strumento musicale (tra cui spicca il nome di Wolfgang Van Halen …), prodotto con sagacia da Michael "Elvis" Baskette e edificato su una sorta di post-grunge thrashizzato piuttosto potente, intenso e tutto sommato pure abbastanza “creativo”, capace di elevarsi dal cumulo massificante delle uscite contemporanee con la forza dell’ispirazione e del buongusto melodico.
Accanto ad autentiche randellate soniche (comunque sempre attente al basilare “effetto refrain” … “Radical change”, “Cauterize” e la sincopata e mutevole “Arm yourself”), troviamo mid possenti e oscuri (“Flying monkeys”), trame malinconiche (“Dark trip”, ottima e “Fall again”, meno sorprendente …) e interessanti dissertazioni in bilico tra inquietudine e distensione (“Another heart” e “Tie the noose”), mentre anche le concessioni maggiormente “radiofoniche” (“Sympathy”, la delizia melodrammatica “Providence”) piacciono per tensione espressiva e assenza di soverchi manierismi.
Un bel disco, insomma, che mescola intelligentemente suoni tradizionali e modernità e che consolida il ruolo di protagonista della “scena” di un artista a tutto tondo, per cui tanta diffusa ammirazione e considerazione non è (per una volta!) assolutamente esagerata.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 set 2015 alle 10:29

Visti dal vivo e hanno spaccato il culo ai passeri, senza Wolfgang. E le canzoni del disco nuovo erano senza dubbio quelle più incisive..

Inserito il 06 lug 2015 alle 13:36

Ascoltato e infine ordinato. Molto gradevole. Le parole della rece di Marco: "una sorta di post-grunge thrashizzato piuttosto potente, intenso e tutto sommato pure abbastanza “creativo”, capace di elevarsi dal cumulo massificante delle uscite contemporanee con la forza dell’ispirazione e del buongusto melodico", mi sembrano perfette. Così come il 7.5 assegnato.

Inserito il 03 lug 2015 alle 10:19

Fidati Ennio, la presenza di quel CANE di Wolfgang è la cosa meno interessante di questo album. Il resto merita. :-))) mi faccio fregare dal sentimento, lo sapete.

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