Copertina 6

Info

Anno di uscita:2005
Durata:67 min.
Etichetta:Inside Out
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. CRUCIFY
  2. ALONE
  3. FREAK
  4. INVISIBLE
  5. LOST
  6. UNDECIDED
  7. SMASHES
  8. PRETENDER
  9. SLIGHTLY OUT OF REACH
  10. OBLIVIOUS
  11. IN TOO DEEP
  12. DRAINED

Line up

  • James LaBrie: vocals
  • Marco Sfogli: guitars
  • Bryan Beller: bass
  • Mike Mangini: drums
  • Matt Guillory: keyboards

Voto medio utenti

La classica “cascata” di progetti paralleli dei cinque componenti dei Dream Theater non poteva ovviamente esentare il frontman James LaBrie, che dopo essere stato protagonista negli scorsi mesi del project Frameshift e dell'ultima fatica di Arjen Lucassen, ha trovato anche il tempo per pubblicare un nuovo disco solista. E' bene specificare che questa carriera solista viene affrontata da James con grande professionalità, tanto da essere supportata da un consistente numero di date live nelle prossime settimane. Non dovrebbe trattarsi quindi del classico disco pubblicato unicamente per racimolare qualche soldino extra, ma le sonorità proposte da James con questo nuovo disco sembrano essere perfette per un successo sul mercato americano... Quello che lascia un po' perplessi è la qualità delle canzoni che LaBrie ci propone. Non è certamente un problema il fatto che di Progressive Metal ce ne sia proprio pochino, né che i giorni migliori di James (dal punto di vista vocale) siano decisamente lontani – il difetto principale di “Elements of Persuasion” è il modesto appeal delle dodici canzoni presenti, che strizzano qua e là l'occhiolino alle sonorità New Metal (“Alone” e “Freak”), in altri momenti citano i “Dream Metallica” degli ultimi dischi (come in “Crucify”) e di “Awake” (è il caso di “Invisible”), facendo però una grande fatica nel cogliere davvero nel segno, palesando un songwriting un po' troppo semplicistico ed una eccessiva ripetitività. Paradossalmente i momenti migliori di questo album sono i meno tirati, in cui James può sfruttare appieno la bellezza della sua timbrica, dando più spazio al feeling e all'interpretazione (“Smashed”, “Lost” e “Slightly Out of Reach” sono tre ottimi pezzi). Purtroppo questo disco si rivela una mezza delusione, ed è veramente un peccato, specialmente alla luce della notevole qualità dei dischi a cui James ha preso parte di recente. Consigliato solo ai die-hard fan!
Recensione a cura di Marco 'Lendar' Pessione

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