Copertina 6

Info

Anno di uscita:2001
Durata:50 min.
Etichetta:Massacre
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. JESUS DOESN'T LIVE ANY MORE 02. THE OTHER ME
  2. SEWING THE DEAD 04. BCC/ SWEET HOME TRANSILVANIA 05. BLACK VALANTINE 06. KILLING MARY JANE 07. DEAD FOR THE MOMENT 08. BLUE COLLAR HORROR
  3. CREEPERIA

Line up

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Quello che fino a qualche tempo fa sembrava essere solo un progetto parallelo formato dal controverso vocalist Spy, ex frontman dei disciolti Misfits, dall'axeman Jack Frost (Seven Witches e Savatage), di sicuro uno dei chitarristi più sopravvalutati degli ultimi anni, nonché dalla sezione ritmica degli Overkill DD Verni (basso) e Tom Mallare (batteria), torna prepotentemente sulle scene con un discreto platter che in qualche maniera cerca di recuperare la credibilità sfumata con il controverso, ed ahimè deludente, debutto discografico, che aveva in qualche modo sancito la nascita di questo super gruppo gothic/dark.

Parafrasando in modo alquanto blasfemo il titolo di una celebre canzone dei rockers sudisti Lynyrd Skynyrd, i sei musicisti del New Jersey, durante l'ascolto delle nove tracce ivi contenute, cercano in tutti i modi di scrollarsi di dosso lo spettro delle loro bands di appartenenza, riuscendovi solo in parte, poiché il risultato finale dei loro sforzi non è nient'altro che un album di metal classico riletto in chiave gothic dark. Non voglio mettere assolutamente in discussione la caratura tecnica dei singoli musicisti ma mi sembra che all'interno delle singole songs, la chitarra ad assume il più delle volte una posizione predominante rispetto alle tastiere che, secondo un mio personale punto di vista, sono relegate ad un ruolo molto marginale, e che invece avrebbero potuto creare degli adeguati tappeti sonori oscuri e decadenti, ed invece mi sembra proprio che i brani non riescono mai a prendere quota, e se aggiungete a questo una durata media di sei minuti per canzone, avrete un quadro veramente sconcertante.
Giuro che difficilmente sono arrivato ad ascoltare due volte di fila quest'album, ma non perché non sia amante di certe sonorità, anzi, ma solo che nella sua complessità "Sweet Home Transilvania" è veramente palloso! Concludo dicendo che questo disco sarà sicuramente apprezzato da chi ama l'heavy metal classico, ma è alla ricerca di atmosfere un po' diverse, mentre chi segue gli HIM et similia consiglio di tenersi alla larga, datemi retta!
Recensione a cura di Beppe 'HM' Diana

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