Dopo tre anni di lontananza dalle scene musicali italiane e non (dovuti soprattutto a vari problemi affiatamento e di line up), tornano i Macbeth, combo tricolore dedito da sempre ad un interessante mix tra Gothic e Metal. Per la terza release 'Malae Artes', che segue rispettivamente il debut album 'Romantic Tragedy's Crescendo' ed il successivo 'Vanitas', i Macbeth hanno affinato ancora di più il loro sound, rendendolo ancora più personale, puntando maggiormente sulle atmosfere teatrali e su innesti più wave oriented, mantenendo inalterata la potenza ed la vena comunque catchy e friendly che da sempre li contraddistingue, nonostante la discreta complessità delle canzoni. Su tutte le songs svettano l'opener 'Lifelong Hope', l'accattivante e ritmata 'Miss Murderess', la dinamica 'Good Mourning' e la diretta 'Henceforth', dal buon tiro e dalla buona sostanza. Nonostante la non rusticissima cover 'How Can Heaven Love Me' (non per vie tecniche, ma per vie puramente di gusto) della singer inglese New Age Sarah Brightman ed una produzione che poteva essere sicuramente migliore sulle sei corde e sulla pasta delle voci, 'Malae Artes' rimane comunque un album di buon livello che ripropone alla luce una band italiana dal nome oramai più che consolidato. Per i fan di Nightwish, Evanescence, Tristania e Lacuna Coil.
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