Copertina 8

Info

Anno di uscita:2015
Durata:42 min.
Etichetta:Cyclone Empire
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. THE SON OF VINDSVALR
  2. MIDSOMMARBLOT
  3. NATTRAMN
  4. THE DANCE OF THE ELVES
  5. DARK WATERS
  6. ACROSS THE GIANT'S BLOOD
  7. THE NEMESIS OF FREI

Line up

  • Mikael: bass
  • Mats: vocals, guitars, keyboards
  • Ragnar: vocals, guitars
  • Tord: drums

Voto medio utenti

Due anni sono passati dal magnifico "Fire Meets Ice" del 2013, opera prima per la sempre da applausi Cyclone Empire, ed ecco che i più grandi, riusciti e naturali eredi dei Bathory "viking era" tornano con un lavoro all'altezza sia del valore dei dischi passati sia delle aspettative, consegnando un disco a dir poco epico, valoroso, eroico, con quelle atmosfere nordiche fatte di battaglie, di drakkar che solcano i gelidi mari del nord, di evocative cerimonie lungo i fiordi: tutto questo è "Nattramn", ennesimo centro nella carriera degli Ereb Altor, che come unico momento di stanca (ma pur sempre valido) hanno conosciuto solamente "Gastrike", l'ultimo disco pubblicato dalla austriaca Napalm, che ha avuto unicamente la colpa di cercare sonorità un po' troppo estreme.

Al contrario, questo "Nattramn" probabilmente suona leggermente più classico rispetto al suo predecessore, che presentava anche brani nettamente più oscuri e maligni come la splendida "Nifelheim", protagonista anche di un lyric video notevole. A parte la title track, notevolmente più tirata e con voce in scream (e, se non si fosse capito, ispirata e malevole come poche, con meravigliosi e lancinanti assoli), si è cercato di privilegiare maggiormente le atmosfere più sognanti e stentoree, come presenta in maniera esemplare l'apripista "Midsommarblot", vero monumento dell'epic viking metal più ortodosso.

Stesso risultato per la delicata e sognante "The Dance of the Elves", anch'essa con una cura clamorosa per i cori ed i ritornelli, coinvolgenti e con un pathos elevatissimo, complice anche la produzione inappuntabile.

La lunga e dedita al mid-tempos doom "Dark Waters" ci porta nella seconda parte del disco e chiudendo gli occhi talvolta ci pare di essere immersi nel mondo dei Summoning, prima di concludere questo viaggio con la doppietta conclusiva "Across the Giant's Blood" - "The Nemesis of Frei", tra i brani più evocativi e magici mai composti dagli Ereb Altor, senza dubbio l'incarnazione attuale più riuscita dello spirito di Quorthon: una doppietta in cui potrete ritrovare i momenti più famosi e storici della coppia d'oro "Twilight of the Gods" e "Hammerheart", sognanti, drammatici, violenti e sanguinari come sono quelli scolpiti decenni fa dal mai troppo compianto Tomas Forsberg, a tutt'oggi fluttuanti in un limbo sospeso nel tempo, così come la sua mitologica figura.

Grandissimo disco per una band veramente illuminata in cui il passato risplende con fulgore eterno.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Inserito il 19 mag 2015 alle 11:03

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