Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:54 min.
Etichetta:LC Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. FAKE
  2. HAGRIDDEN
  3. WHITE DEATH
  4. WIPED FROM THE EARTH
  5. GO FOR IT
  6. LAST HOORAY
  7. HUNTER OF DREAMS
  8. NEAR MISS
  9. BONG, BONG
  10. NEGLECTED
  11. LIQUID VISION
  12. STRIKE 'EM DOWN
  13. HATEFUL

Line up

  • V.O. Pulver: vox, guitars
  • Pat Müller: guitars
  • Franky Winkelmann: bass
  • Steve Karrer; drums, gong

Voto medio utenti

I Gurd sono una band longeva, vantano una decina di studio album, un live e un curriculum di tutto rispetto. Il gruppo ha iniziato la metà degli anni '90 con un contratto sotto Century Media proponendo un genere fra il thrash, il groove e l'hardcore, che si è evoluto nel corso della carriera, arrivando a raggiungere un sound pressoché modern nelle ultime release. Il disco che abbiamo di fronte celebra i vent'anni dalla formazione della band e richiama stilisticamente nomi di tutto rispetto della scena internazionale come Pantera, Pro-Pain e Machine Head.

"Fake" raduna tredici tracce compatte, quadrate, senza troppi fronzoli, un assalto groove metal senza pietà. Ad aprire le danze è proprio la title-track, un misto fra thrash e hardcore, dominata da un riffing aggressivo e dal il cantato ruvido di V.O. Pulver ispirato al mitologico Phil Anselmo (molto si rispecchia dei Pantera in questa traccia...dal drumming a quel coro "Domination" che si incontra verso circa la metà del pezzo). "Hagridden" è aperta da un bel giro di basso, seguito dal solito riff monolitico, con cori coinvolgenti provenienti dall'hardcore. "White Death" ricomincia a premere sull'acceleratore con un nuovo mix di thrash e hardcore; "Wiped from the Earth" si avvicina ancor più all'hardcore, ricordando lo stile dei Pro-Pain; "Go For It" è una traccia possente, sicuramente preparata per il live, con una bella alternanza fra gli stili vocali, se ascoltata ad alto volume garantiamo un impatto assicurato; "Last Hooray" porta ancora alla mente l'ispirazione panteriana; "Hunter of Dreams" si distingue per un riff iniziale con una certa linea melodica che poi si trasforma ed esplode allacciandosi al thrash d'annata, instaurando successivamente un'atmosfera oscura e misteriosa; "Near Miss" si apre in maniera altrettanto cupa per poi scatenare nuovamente l'inferno. Le rimanenti tracce di "Fake" sono un continuo alternarsi fra thrash, groove e hardcore che vanno da un sound novantiano fino ad uno maggiormente moderno.

I Gurd dimostrano con questa nuova uscita di non temere lo scorrere del tempo e di rimanere in qualsiasi caso aggrappati alle proprie radici musicali, pur tentando di spingersi oltre. Consigliato agli amanti di generi succitati ed ai nostalgici dei Pantera.
Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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