Hesperia - Spiritvs Italicvs - Aeneidos Metalli Apotheosis pars III

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:70 min.
Etichetta:Sleaszy Rider Records

Tracklist

  1. PRAELUDIUM/SYBILLA
  2. SPIRITVS PATRIS
  3. INTERLUDIUM I: NOVA INVOCATIO MUSAE
  4. ITALICA
  5. INTERLUDIUM II: AVE SPIRITVS ITALICVS
  6. SPIRITVS ITALICVS I
  7. SPIRITVS ITALICVS II
  8. POSTLUDIUM: AD METALLVM ITALICVM

Line up

  • Hesperus: Everything
  • Saturnus: Drums Assistance

Voto medio utenti

La recentissima uscita dell'ultimo "Metallum Italicum", ci da la possibilità di andare a ritroso nel tempo e portare alla vostra attenzione il qui presente "Spiritvs Italicvs", album che Hesperia ha rilasciato nel 2013 e che rappresentava il terzo capitolo della saga dedicata all'Eneide dall'artista marchigiano che si cela dietro al gruppo.
Rispetto al suo successore, questo lavoro è più facilmente identificabile con il pagan black metal sebbene esso resti lontanissimo, lo ripeto, lontanissimo da tutto quello che si può ascoltare in giro nel genere o, anche, in qualsiasi altro genere musicale e sia, come tutta la produzione del Nostro, un album fortemente italiano, ricco di storia, di cultura, di tradizione e di reale amore per la propria terra e il suo immenso patrimonio artistico.
"Spiritvs Italicvs" unisce influenze molto variegate che, sulla già citata base black metal, chiamano a raccolta il metal degli anni '80, l'hard rock della decade precedente, il prog italiano, il folklore dell'impero romano (ricreato con strumenti tipici) e tutta una serie di soluzioni, talmente personali e particolari, che risulta davvero difficile descrivere solo a parole.
Il suono che ascoltiamo è epico, magniloquente, sebbene la produzione sia grezza, complesso per via delle innumerevoli stratificazioni che lo compongono e costantemente in evoluzione fino a descrivere una sorta di caos musicale al quale contribuisce, fortemente, la schizofrenica prova vocale di Hesperus che alterna, costantemente e sempre in lingua italiana, scream, growl, voce pulita, recitazione, teatro, senza mai, apparentemente, seguire un filo logico.
Un disco come questo, per via della sua complessità e della lunghezza di brani che superano abbondantemente i dieci minuti, arrivando fin quasi a venti, richiede, come è facile intuire, attenti ascolti e predisposizione mentale per essere apprezzato.
E richiede, soprattutto, amore per l'Italia e per la sua cultura.
Se, dunque, si è su questa lunghezza d'onda, si potrà godere di un lavoro assolutamente fuori dagli schemi, ricchissimo di colori, gonfio di passione ed epos, unico nel suo essere immune dalle classiche influenze nordiche e maledettamente legato alla sua terra.
Un lavoro, in ultimo, fatto con il cuore e con il vero spirito italico.

Ancora complimenti.


Immagine
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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