Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2015
Durata:38 min.
Etichetta:High Roller Records

Tracklist

  1. BACK ON TRACK
  2. ANOTHER YEAR
  3. SELF-DESTRUCT... THE PAIN NEVER ENDS
  4. DANCING WITH THE DEAD
  5. MY OWN COMPANY
  6. TIED DOWN
  7. NO TOMORROW
  8. CALL IT DEPRESSION
  9. NEGATIVE SELF

Line up

  • Andreas Sandberg: vocals
  • Tor Nyman: guitars, backing vocals
  • Frank Guldstrand: bass

Voto medio utenti

Come se non fosse già stato sufficiente l'aver dato un'occhiata all'immagine di copertina, ecco che tanto le prime note quanto le successive strofe di Andreas Sandberg nell'opener "Back on Track", sono la conferma di come i Suicidal Tendencies siano importanti per i Negative Self.

Si tratta di un terzetto nato nella prolifica Svezia per volontà dall'ex cantante dei Dr. Living Dead! (altra formazione che molto deve a Mike Muir), il già citato Andreas Sandberg, che per l'occasione si propone anche dietro al drum-kit, e al quale si affiancano il chitarrista Tor Nyman e al basso Frank Guldstrand.

Su "Negative Self" Sandberg riesce a ricreare quel cantato vagamente sgraziato e cantilenante di Mike Muir, anche se risulta decisamente meno caustico, mentre musicalmente siamo a metà strada tra i più ruvidi esordi della formazione di Venice Beach e il loro album di maggior successo "Lights Camera Revolution". Nessun bruciante assalto Hardcore Punk (che era stato tenuto da parte per i Dr. Living Dead!), ma composizioni più ariose, solidamente thrashy e comunque tipicamente Metal ("No Tomorrow"), senza particolari aperture al Funk, per quanto "Tied Down" si apra a concessioni orecchiabili con le sue velleità da ballad accattivante.

Brani come "Another Year", Dancing with the Dead", "My Own Company" o la stessa titletrack, riecheggiano largamente le atmosfere di "How Will I Laugh Tomorrow when I Can't Even Smile Today" (già... un gran titolo per un grande disco). Certo, manca un po' della rabbia dei californiani, ma bisogna riconoscere ai Negative Self di sapersela cavare con credibilità e senza particolari patemi




You want it all, but you can't read it
It's in your face, but you can't read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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