Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2004
Durata:57 min.
Etichetta:Metal Heaven
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. AS THE LIGHT LEADS THE WAY
  2. UNDER FIRE
  3. AQUA 275
  4. WITCHING HOUR
  5. IN THESE WALLS
  6. OUT OF THE SHADOWS
  7. EVERYDAY IS UP TO YOU
  8. DAWN OF FURY
  9. SLAVE
  10. THE PRESENCE OF SPIRITS
  11. SCREAM
  12. LOSING FAITH

Line up

  • Patrik Svärd: guitars
  • Micael Andersson: vocals, keyboards
  • Hans "Haze" Persson: bass, vocals (backing)
  • Roger Landin: drums, percussion
  • Björn Eliasson: guitars, keyboards

Voto medio utenti

Chi non ha mai sentito parlare degli svedesi "Doctor weird", supporter per numerose (e ben più famose) bands locali e con all'attivo una presenza allo Sweden Rock Festival 2000? Dalle loro ceneri nacquero nel 2001 i Cloudscape, che nel maggio 2004 ai Roasting House registrano l'omonimo debut cd sotto la guida esperta di Anders "Theo" Theander (Pain of salvation, Last tribe). Il genere proposto è da loro stessi definito "melodic-semiprogressive-symphonic-heavy metal" con influenze dichiarate di Yes, Kansas, Purple, Whitesnake, Rush, Symphony X, Masterplan, Dream Theater (e io ci aggiungerei anche gli Europe), ma il vero punto di forza sta nell'ottima produzione (tutti gli strumenti intervengono al momento giusto e nelle dovute proporzioni senza strafare in virtuosismi ).
Seppur non riuscendo mai ad arrivare ai livelli dei Masterplan (la band a cui si possono meglio paragonare) e in assenza di brani che facciano la differenza come originalità di stile, i Cloudscape riescono a difendersi dignitosamente per quasi tutta la durata del cd, e poco importa se a volte si cade un pò nel "già sentito" ("In these walls" e soprattutto "Dawn of fury" sono molto Symphony X), il cantato di Andersson è molto potente, melodico e privo di sbavature (sullo stile di Allen, Lande, Tempest, D.C.Cooper), le chitarre sono sempre molto presenti ed energiche, e, anche se non menzionate, le tastiere hanno un ruolo e una presenza di tutto rilievo. Tra i brani da segnalare, l'opener "As the light leads the way" è potente, melodica e classicheggiante con influenze Europe, Stratovarius, Dream Theater, Masterplan, "Under fire" ha un potente intro strumentale giocato su chitarre e tastiera e suona un po' Europe - Last Tribe - Royal Hunt, mentre i riffs di chitarre di "Aqua 275" chiamano in causa gli Evergrey. "Out of the shadows" ha un intro metal-operistico per poi trasformarsi in un melodic-power style con ritmica sostenuta.
Consigliato a chi ama Masterplan, Last Tribe, Royal Hunt, gli Europe più hard e i dischi dove non siano presenti ballads.
Recensione a cura di Carlo Viano

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