Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2005
Durata:45 min.
Etichetta:Sony
Distribuzione:Sony

Tracklist

  1. JUDAS RISING
  2. DEAL WITH THE DEVIL
  3. REVOLUTION
  4. WORTH FIGHTING FOR
  5. DEMONIZER
  6. WHEELS OF FIRE
  7. ANGEL
  8. HELLRIDER
  9. EULOGY
  10. LOCHNESS

Line up

  • Rob Halford: vocals
  • Glenn Tipton: guitars
  • K.K. Downing: guitars
  • Ian Hill: bass
  • Scott Travis: drums

Voto medio utenti

"Angel Of Retribution" è il disco che segna il ritorno di Rob Halford nei Judas Priest. Quante volte negli ultimi anni abbiamo sperato di poter leggere un giorno queste parole? Il momento è finalmente arrivato, e l'evento è di quelli da far tremare le vene dei polsi: se sulle prove dei Judas Priest senza Rob il parere è stato unanime un po' ovunque, discreto "Jugulator", pietoso "Demolition", sugli alti e bassi della carriera solista di Halford ci sarebbe molto da scrivere. Dal superlativo climax raggiunto con "Resurrection" alla mediocrità di band come Fight e Two, il leggendario singer le ha provate proprio tutte per emergere dalla massa e costruirsi un futuro lontano dalla band madre. Un impresa che si è rivelata meno semplice di quanto sembrasse in principio, e che alla fine ha portato i Judas Priest alla tanto bramata reunion. Ma sarà questo un rientro all'insegna della tradizione oppure segnerà un'ulteriore evoluzione sulla falsariga di "Demolition"? Niente paura, con "Angel Of Retribution" i Priest (furbescamente) hanno dato vita ad una sorta di antologia della loro carriera, passando in rassegna le drammatiche atmosfere di "Sad Wings Of Destiny", le sonorità più scanzonate degli anni '80 e la potenza di "Painkiller", non scevra di qualche modernismo. Proprio di quest'ultima categoria fanno parte i tre brani destinati a conquistare per primi i metal fan di tutto il mondo: l'opener "Judas Rising", "Demonizer" e la dinamica "Hellrider" riprendono proprio gli stilemi del disco appena citato, arricchendoli con partiture ritmiche dal sapore attuale. Si passa poi alla seconda tranche, che vede il sound spostarsi su atmosfere a cavallo fra i '70 e gli '80: "Deal With The Devil", "Wheels of Fire" e l'intensa "Worth Fighting For" giocano a fare il verso ad album come "Stained Class", "Point Of Entry" ed i momenti più rock di "Screaming For Vengeance", presentando dei brani memorizzabili sin dal primo ascolto, forse sin troppo autocelebrativi (d'altronde l'intero album, testi e musica, è uno spudorato elogio ai Priest) ma dannatamente coinvolgenti. Non mancano momenti più intimi come la dolcissima "Angel", una ballata dal sapore malinconico vicina per alcuni versi a "Before The Dawn", ed "Eulogy", caratterizzata da tematiche più epiche, si dice ispirate dal "Signore Degli Anelli". Discorso a parte per la conclusiva "Lochness", suite la cui durata supera i tredici minuti, meritevole di essere citata fra i migliori brani mai composti nella storia del gruppo. Esagerazione sparata sull'onda dell'entusiasmo? Tuttaltro, parere imparziale formulato dopo innumerevoli ed attenti ascolti. Ogni singola nota di questo atmosferico mid tempo, dalle frequenti citazioni dei Black Sabbath ai richiami a "Sad Wings Of Destiny", risulta assolutamente perfetta. Una performance vocale emozionante, un riffing monolitico, delle parti soliste finalmente di altra qualità ed un refrain così intenso da far venire i brividi. Tirando le conclusioni, due sono le cose che colpiscono maggiormente in questo "Angel Of Retribution": da una parte la produzione, che allontanatasi dall'americanizzazione degli ultimi tempi é tornata discretamente "vintage", dall'altra parte la performance vocale di Rob, ovviamente un po' offuscata dagli anni ma sorprendente per versatilità. Probabilmente "Angel Of Retribution" non sarà il disco più spontaneo degli ultimi dieci anni, poca ispirazione e molto mestiere fra i solchi di questo album, ma se per voi contano i fatti più che le parole sappiate che non ne rimarrete assolutamente delusi.

Nella splendida edizione digipack è compreso in omaggio un ricco dvd contenente un breve documentario e circa quaranta minuti di riprese dal vivo, dove i Judas Prest post reunion hanno modo di sfoderare il meglio del loro repertorio storico con "Breaking The Law", "Metal Gods", "A Touch of Evil", "Hell Bent For Leather", "The Hellion/Electric Eye", "Diamond & Rust", "Living After Midnight".
Recensione a cura di Francesco 'HWQ' Bucci
metal gods!

album da nn sottovalutare,angel il canzone piu bello

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