Bel debutto discografico per gli italiani Midnight Sin, che con il loro Sex First fanno ufficialmente ingresso tra i portabandiera dell’hard rock nostrano.

La proposta della band affonda le proprie radici molto saldamente negli anni ’80 e risulta particolarmente godibile grazie sia all’ottima voce di Albert Fish (così a occhio uno pseudonimo…ma mai dire mai…) che ad un livello strumentale assolutamente ineccepibile.

Per quanto riguarda il songwriting, sicuramente ci sono passi ancora da compiere in quanto ad efficacia, perché già durante i primi ascolti si nota che accanto a brani notevoli trova spazio ben più di un filler. Ma sono peccati veniali, che di certo possiamo concedere ad un debutto, soprattutto se la qualità generale rimane comunque alta ed inalterata.

Certo, per poter effettivamente distinguersi in un mare che fino a qualche anno fa era poco popolato ma che ultimamente sta ritrovando slancio e vita, i Midnight Sin hanno bisogno di lavorare sulla personalità, alla ricerca di un marchio di fabbrica in grado di rappresentare il tratto distintivo della band. Ma ascoltando l’album, credo sinceramente che sia un obiettivo alla loro portata e che questo possa essere solo il primo passo verso qualcosa di importante.

Amanti dello street, dello sleaze, di tutto quello che di buono sta uscendo negli ultimi anni (con un pensiero veloce ai primi Reckless Love e ai gloriosi Steel Panther), date una chance a questi ragazzi!