Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:39 min.
Etichetta:Profound Lore Records

Tracklist

  1. ALIEN
  2. THE BURNING OF HOME
  3. NOBODY THERE
  4. XIPHIAS
  5. HANDS OF DEATH
  6. ONE-EYED SISTER
  7. DAMN YOU
  8. NOT YOUR NIGHT
  9. FUNERAL CHILD
  10. CRAWLING OFF TO DIE

Line up

  • Chris Black: bass, drums, vocals, keyboards
  • Scott Hoffman: guitars
  • Matt Johnsen: guitars
  • Bill Palko: guitars

Voto medio utenti

La storia che si cela dietro i Dawnbringer è lunga ed articolata. Formatisi nel 1995 a Malvern, Pennsylvania, come studio-project di John Weston si sono trasformati in una band a pieno titolo nel 2000 con "Catharsis Instinct". Quando il creatore lascia il gruppo Chris Black eredita il ruolo di mastermind, producendo tutto il materiale alla base dei dischi del combo statunitense, dalla voce a gran parte del lavoro strumentale. Diventati una band cult della scena underground americana, i Dawnbringer si pongono ad ambasciatori dell'heavy classico, che si potrebbe collocare quasi nel periodo fra i '70 e gli '80 in una personalissima visione del leader del gruppo. Un album ben studiato questo "Night of the Hammer", che parte dal tradizionale per arrivare a scavare in tutta la storia discografica della band, con oscure atmosfere, riff d'annata, una produzione retrò, cantato evocativo e melodie che strizzano l'occhio ai miti del metallo. Durante lo scorrere del disco potrete provare un senso di mistero e disagio che permeerà il vostro corpo e la vostra mente, scortandovi all'assopimento e calandovi nel disturbato mondo dei Dawnbringer. L'opener "Alien", con il riffing basilare ma d'effetto, potrebbe rimandare a gruppi come i Celtic Frost con melodie rese celebri dalle icone del NWOBHM. Il cantato di Black è migliorato rispetto alle precedenti release ed imbastisce delle buone linee vocali per tutto il disco. La seguente "The Burning of Home" segue la trama della precedente, con quell'atmosfera di disperazione che continua ad opprimere l'ascoltatore. Pur avendo una struttura semplice ed abbastanza lineare le composizioni risultano piacevoli, soprattutto grazie ai numerosi rimandi al metal delle radici. "Nobody There" chiama all'adunata il doom dei primi Black Sabbath. Una traccia colma di richiami al passato, una gioia per i nostalgici. "Xiphias" è pervasa da un'aura epica, leggermente folkeggiante, tant'è vero che potrebbe essere alla lontana accostata alle grandi composizioni dei Bathory. "Hand of Death" discende direttamente dal metallo dei primi anni Ottanta, con delle buone melodie e linee vocali, mentre la seguente "One-Eyed Sister" è una delle migliori tracce di questo "Night of the Hammer", con un cantato evocativo ed emotivo dallo sfondo medievaleggiante, coadiuvato da un bel lavoro di basso e da un riffing cadenzato e pregevole; anche in questo caso si possono citare le immortali note dei Bathory. "Damn You" ricade nel doom primitivo, "Not Your Night" è invece sfrenata, collegabile ad un death embrionale, "Funeral Child" è segnata da ritmiche ispirate al black, la closer "Crawing Off to Die" porta la musica a spegnersi in un incedere messianico.
"Night of the Hammer" è un disco vario, con una base fortemente radicata nel passato, con qualche pezzo che spicca e qualche altro che lascia abbastanza indifferenti. Sicuramente consigliato ai nostalgici del metal che fu, meno agli ascoltatori dal gusto più volto al moderno.
Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 ott 2014 alle 10:46

Grandissimi Dawnbringer, non vedo l'ora di ascoltare questa release... Chris Black non mi ha mai deluso, sono sicuro che anche stavolta ha sfornato un ottimo disco.

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