DeYoung Dennis - … And The Music Of Styx Live in Los Angeles

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:106 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. THE MESSAGE (INTRO)
  2. THE GRAND ILLUSION
  3. LADY
  4. LORELEI
  5. BLUE COLLAR MAN
  6. SHOW ME THE WAY
  7. MR. ROBOTO
  8. CRYSTAL BALL
  9. DON'T LET IT END
  10. TOO MUCH TIME ON MY HANDS
  11. ROCKIN’ THE PARADISE
  12. DESERT MOON
  13. BABE
  14. FOOLIN’ YOURSELF
  15. SUITE MADAME BLUE
  16. THE BEST OF TIMES
  17. RENEGADE
  18. COME SAIL AWAY

Line up

  • Dennis DeYoung: keyboards, vocals
  • John Blasucci: keyboards, backing vocals
  • Craig Carter: bass, backing vocals
  • Jimmy Leahey: guitars, backing vocals
  • Tom Sharpe: drums, percussion
  • August Zadra: guitars, vocals
  • Suzanne DeYoung: backing vocals

Voto medio utenti

Quando si parla di pomp-rock, il primo gruppo (assieme ai Kansas) che mi affiora istintivamente alla memoria sono gli Styx, capisaldi di quel fantastico gusto tipicamente yankee nel fondere AOR, hard-rock, prog e musica classica, smussando tecnicismi e durezze, andando a costituire un suono enfatico, lirico e magniloquente, dall’enorme impatto emotivo.
Dennis DeYoung è stato uno dei principali artefici di quella meraviglia, autentica forza trainante dell’intero “movimento”, e trovo davvero difficile biasimare il tentativo di “sfruttare” la sua storia con la stellare band di Chicago, dalla quale negli anni si è allontanato e riavvicinato in più di un’occasione.
E poi, anche volendo, è praticamente impossibile “censurare” questo imponente doppio Cd/Dvd, registrato all’El Rey Theater di Los Angeles per uno speciale televisivo, giacché la sua realizzazione tecnica è pressoché perfetta, i musicisti coinvolti sono impeccabili e la voce di Dennis è in ottimo “stato di conservazione”, scintillante ed evocativa come ai bei tempi in cui si fondeva con quella di Tommy Shaw, plasmando un autentico miracolo vocale.
Qui Tommy non c’è, ma bisogna ammettere che i suoi “sostituti” (impegnati a non farlo rimpiangere pure in ambito chitarristico) se la cavano egregiamente nella riproposizione di brani immortali, capaci di stroncare definitivamente ogni eventuale velleità critica.
“The Grand Illusion”, la seminale (chiedetelo a Rainbow, Magnum, Grand Prix, …) “Blue collar man”, “Crystal ball”, la grintosa “Renegade”, “Come sail away”, persino la singolare “Mr. Roboto” (tratta dal controverso “Kilroy was here”) sono esempi cristallini di una maniera unica di concepire la musica rock, rendendola un’indimenticabile e immarcescibile esperienza emozionale.
Pietre miliari, insomma, e come tali devono essere accolte, proprio come ha fatto l’entusiasta pubblico californiano, continuamente stimolato da un DeYoung in grande forma anche sotto il profilo comunicativo.
Poche fisime, dunque … godetevi “… And the music of Styx” e andatevi a “ripassare” le fonti originali dell’opera … soddisfazione garantita.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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