Copertina 8,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2014
Durata:62 min.
Etichetta:Murdered Music

Tracklist

  1. ORIGINS
  2. DIE WITH BLOOD
  3. RESURRECTION NEMESIS
  4. AK-47
  5. BARRIER
  6. ABOMINEVOLE
  7. SAD PEOPLE
  8. I AM EVIL
  9. LEATHERFACE
  10. THE SYSTEM HAS FAILED
  11. MENTAL DISORDER
  12. THUNDER RISING
  13. WHITE DUST
  14. EARTH

Line up

  • Davide Nunziante: vocals, guitars
  • Andrea Lorenti: bass
  • Alessandro Baronetto: drums

Voto medio utenti

Ritorno devastante quello dei Fragore. La band di Giaveno, provincia di Torino, era già balzata alle cronache del nostro sito con l'EP "Armored" (2012), uscito sempre per Murdered Music. Il gruppo torinese ha una storia travagliata dietro le spalle. Fondatisi nel 2001, si sciolgono poco dopo, per riformarsi nel 2007 sotto la guida di Davide Nunziante, mastermind, vocalist e chitarrista dei Fragore. Nel 2011 dopo un altro periodo tormentato, a causa di un susseguirsi di cambi di lineup, la formazione si stabilizza, anche se nel frattempo sono stati registrati due album autoprodotti "The Dark Side of Ambition" (2009) e "The Keeper" (2011). Arriviamo quindi ad "Armored", un EP quadrato, potente, un misto di heavy, thrash, death ed industrial che ora prosegue con questo "The Reckoning". Prima cosa che si fa notare è il bellissimo artwork di Rhett Podersoo (Stephen King, My Dying Bride, Elvenking, The Way Of Purity) un artista eccezionale, capace di racchiudere nell'immagine tutte le sensazioni che scaturiscono dall'album. Il songwriting di "The Reckoning" è molto accurato, minuziosamente studiato, e pure per tecnica il gruppo piemontese non ha nulla da invidiare. Un disco annichilente, colmo di aggressività, circondato da un'atmosfera soffocante. Oltre a Nunziante, che troneggia nel ruolo di vocalist ed unico chitarrista, anche la sezione ritmica composta da Alessandro Baronetto (batteria) e Andrea Lorenti (basso) non sfigura, anzi, si erge a compagine fondamentale nell'opera distruttrice dei Fragore. Il genere proposto si potrebbe inquadrare come un modern thrash-death, con qualche sprazzo di -core ed industrial. Fatto sta che il sound dei torinesi è monolitico, possente, futuristico, una delle migliori proposte italiane degli ultimi anni. Siamo nel post-nucleare, nell'apocalittico, rievocato dalla figura solitaria che funge da protagonista dell'artwork. Ben sessantadue minuti di sterminio sonoro, che lascia inetti e sbalordisce per l'autorevolezza quasi tracotante dei Fragore. L'esplosione nucleare che sterminerà qualsiasi forma di vita è contenuta già nell'opener "Die With Blood", che succede all'opprimente intro "Origins", pezzo che inizia a dispensare riff sbudellanti e ritmiche incisive. Il cantato di Nunziante oscilla fra il growl e lo scream in maniera sapiente, gli assoli non sono mai eccessivi e durante la traccia vi sono anche dei momenti di ristoro oltre al chorus accattivante che sparge bava, sangue e rabbia ovunque. "Resurrection Nemesis" è già un highlight di "The Reckoning", seguendo i dettami del sound dei Fragore qui il ritmo aumenta, ricordando anche gruppi celebri come Pantera, Machine Head e Lamb Of God. Un chorus da headbanging è primo attore del pezzo, già pronto per le prossime date della band. "AK-47" comincia con la chiamata alla preghiera del muezzin, per poi trasformarsi in una traccia prepotente ed aggressiva, dove si evidenziano anche delle parti in cantato pulito. La successiva "Barrier", aperta da percussioni, è un brano fra il modern ed il death, pieno di ritmo ed energia. Il riffing di "Abominevole", cantata in italiano, agisce da schiacciasassi sulle orecchie dell'ascoltatore, mentre "Sad People", inquietante e demonica (con un pizzico di In Flames odierni), è estratta dal precedente EP. Il lato malefico dei Fragore non si affievolisce nemmeno con la seguente "I Am Evil", segnata da uno straordinario riff blues-oriented, invece la seguente, assassina "Leatherface" ruba qualcosa al doom rimanendo comunque in territorio thrash. "The System Has Failed" è un'ulteriore dimostrazione di consapevolezza metallica virata verso il moderno, mentre la psicotica "Mental Disorder" sembra discendere dal grande thrash degli anni '80 (vedi Testament). "Thunder Rising" riprende le redini del grande riffing e del ritmo scatenato coadiuvati da un bel chorus, [I]"White Dust"[/I] si allaccia invece all'industrial, "Earth" chiude il disco con un gran mix di generi.
I Fragore dimostrano con questo "The Reckoning" di meritare l'attenzione dell'intero pubblico metallico, essendo in grado di mescolare diverse influenze con gran mestiere, senza eccedere. Una delle migliori uscite italiche di questo 2014, se ve lo siete perso recuperatelo.

"Resurrection Nemesis"



"Sad People"

Recensione a cura di Stefano Giorgianni

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