Copertina 5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:Fonografika

Tracklist

  1. HALFLIGHT
  2. NNOCENCE
  3. DESILLUSION
  4. VORTEX
  5. DISMAY
  6. GLARE
  7. NOTION
  8. DISGRACE
  9. FADING
  10. SCAR

Line up

  • Heinrich: bass
  • Daray: drums
  • Orion: guitars, vocals
  • Siegmar: keyboards
  • Valeo: guitars

Voto medio utenti

Formatisi in contemporanea con il successo del black metal sinfonico di fine anni '90, i Vesania hanno debuttato nel 2003 quando ormai l'onda lunga di questo sotto-genere aveva cominciato ad affievolirsi e realtà come Dimmu Borgir e Cradle of Filth che, fino a poco prima tiravano la carretta, iniziavano a dare pesanti segnali di stanca.

A distanza di ben sette anni, questi polacchi tornano a farsi sentire e probabilmente tutto questo tempo è passato a causa degli impegni delle band maggiori di Daray (Dimmu Borgir, Hunter, Masachist, Nerve ecc..), Orion (Behemoth, Black River) e Heinrich (Decapitated, Masachist, UnSun) che costituiscono il nucleo "storico" del gruppo, nulla è cambiato, invece, nella loro proposta. Questi ragazzi non sono mai stati dei campioni nel loro genere, sempre di seconda/terza fascia, onesti gregari e non sarà certo il nuovo Deus Ex Machina a cambiare le sorti della loro carriera.

L'apertura, affidata a Halflight, ci introduce nel più classico modo al disco, tra parti in blast beat, cantato truce, arrangiamenti orchestrali sullo sfondo dal sapore orrifico/dimmuborgiano; ci sono pure inserti in clean vocals che non contribuiscono in maniera positiva alla resa del pezzo. Si prosegue poi con la più cadenzata Innocence, a tratti imbarazzante per certe scelte di cantato e la pochezza di alcune parti ascoltate in passato centinaia di volte. Potrei continuare a fare il track by track ma verrebbero due p.... Ehm, dicevo, potrei continuare con la pietosa Desillusion (un incrocio tra Cradle of Filth fuori forma e Vintersorg), la ballabile finto-orrifico-bimbomichiata Vortex... ma non se ne esce. 10 pezzi che pescano a piene mani dal passato dei grossi nomi del genere e che vogliono essere rivisitati dai Vesania ma le soluzioni adottate non convincono affatto.

Non un disastro, se siete stati catapultati nel black metal sinfonico oggi, potrete trovare questo disco (forse) lontanamente interessante, quasi vagamente piacevole. Se invece conoscete bene la materia, avendola vissuta e sviscerata a dovere, Deus Ex Machina non vi cambierà la giornata.



Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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