Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:48 min.
Etichetta:The Church Within Records

Tracklist

  1. THE PENANCE YOU PAY
  2. SORROW'S BASTARD
  3. DEATH THROES AT DAWN
  4. THE LORDS OF LIFE
  5. I AWAKE
  6. LET THEM STARVE
  7. PILGRIMS OF THE SUN
  8. BURNING FREE

Line up

  • Nick: bass
  • Paul: drums
  • Gaz: vocals
  • Roland Scriver: guitars

Voto medio utenti

Ascoltarsi un album di heavy doom sotto il sole di luglio è un po' come mangiare un piatto di capelletti in brodo con 40 gradi, pesante, ma quando la roba è buona, si mangia sempre volentieri. E così il secondo lavoro degli inglesi Serpent Venom giunge a noi con il suo carico di distorsioni e la voglia di "cullarci" morbidamente tra grassi riff, tetre ambientazioni e buone linee vocali. Il lavoro di Roland Scriver alla chitarra è solo in apparenza semplice, oltre a maltrattare le corde producendo grevi note gonfie di nero, sa cesellare ricami mai esagerati che abbelliscono ed impreziosiscono i pezzi. C'è molto dei Black Sabbath, dei Saint Vitus e dei Cathedral nelle loro canzoni, influenze che si aggiungono a quelle di Sleep e ad un lato più psichedelico proprio degli Electric Wizard, cose vecchie ma mai fuori moda. Rispetto al capitolo precedente, dove quasi tutti i brani avevano una durata attorno agli 8 minuti, il nuovo Of Things Seen And Unseen è più conciso, vario e dinamico. Siamo sempre su tempi molto lenti ma non troppo difficili da affrontare. Tra i pezzi meglio riusciti, sicuramente va annoverata The Lords of Life con il suo continuo susseguirsi di atmosfere delicate, oniriche, suoni dilatati e puliti che si scontrano con momenti rabbiosi ed esplosioni elettriche. Altro buonissimo brano è Let Them Starve e stavolta a prevalere è l'irruenza, la forza d'urto di riff che sembrano macigni che piovono dal cielo, i tempi si fanno più veloci ed i Pentagram vengono in mente più di una volta. Grande è la voce di Garry Ricketts che sa essere davvero evocativa ed incisiva, conducendo l'ascoltatore attraverso canzoni che parlano di morte, miseria e orrori assortiti, regalandoci momenti davvero importanti su Pilgrims of The Sun. Forse Garry non ha un timbro prettamente doom, ma il suo egregio lavoro lo svolge alla grande.
I Serpent Venom non vogliono strafare, si limitano a far fluire quell'heavy doom metal che è proprio della tradizione UK, un suono senza tempo che non può non creare attrattiva.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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