Axis of Perdition, The - Physical Illucinations In The Sewer Of Xuchilbara

Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:30 min.
Etichetta:Code666
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. INTERFERENCE FROM THE OTHER SIDE (PENDULUMS PRAY)
  2. WHERE THE WORLD BECOME FLESH
  3. PENDULUM PREY (RECIPROCATING HORROR)
  4. REOPENING WOUNDS OF THE TRANSITION HOSPITAL
  5. HEAVING SALVATION IN THE PARADISE OF RUST

Line up

  • Brooke Johnson: vocals, instruments
  • Michael Blenkarn: guitars, instruments

Voto medio utenti

Avete presente quando la notte precedente avete fatto un incubo e al risveglio mattutino non riuscite a ricordare cosa avete sognato, ma avete comunque una sensazione di terrore diffuso? È questo l’effetto che fa il nuovo mcd degli Axis Of Perdition, un duo inglese con già un full-lenght alle spalle.
Mezz’ora basta a Mike e Brooke per risvegliare paure ancestrali, angosce sopite, lasciando all’ascoltatore la scelta dell'incubo preferito, che può essere tanto il suono di una sirena che annuncia un raid aereo tanto il clangore metallico di una fabbrica che cade in pezzi, tutti rigorosamente color ruggine.
Il sound di partenza è un black metal feroce e brutale, il quale pur tuttavia è un rumore di fondo, si discioglie in una pozza di mefitico plasma, nel quale è immerso il vero “core” di questo disco, un nocciolo fatto di dark/ambient terrificante e harsh industrial gelido, figlio degenere dei Godflesh, il quale sovente decade nel noise più disturbante. Il paesaggio descritto è apocalittico, claustrofobico, grigio come solo una periferia urbana e degradata di un grosso centro industriale può essere, e la visione che ne si ha in queste cinque tracce è volutamente obliqua, distorta, paradossale.
Il disco ha picchi d’intensità che vanno ai limiti della follia e ben oltre la ragione umana, disseminando nella mente dell’ascoltatore scorie tossiche e panico; il finale di “Heaving Salvation In The Paradise Of Rust” vi ghiaccerà il sangue nelle vene e poi lo frantumerà in una miriade di piccoli pezzi.
“Physical Illucinations In The Sewer Of Xuchilbara...” è un incubo, ma nel 2005 gli Axis Of Perdition pubblicheranno un nuovo full-lenght. La sola idea mi fa venire la pelle d’oca.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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