Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:41 min.
Etichetta:Moribund Records

Tracklist

  1. BELLUM OMNIUM CONTRA OMNES
  2. THE DARKNESS I WITNESS
  3. NO LIFE AFTER LIFE
  4. TO LEAVE THE ROOTS GROW...
  5. NIGHT OF THE WOLF
  6. WHEN THE CRYINGS ARE FOR THE WEAK
  7. THE HALL OF FALSENESS AND IMPURITY
  8. THE STRONG AGAINST THE STRONGER
  9. FROM ENDLESS BLACKNESS
  10. WITH A CROWN OF BITTERNESS
  11. THE LAMENT OF GOD

Line up

  • Erun-Dagoth : all

Voto medio utenti

Dall’assolata Spagna ci giunge il terzo album di questo misantropico progetto solista creato e sviluppato da Erun-Dagoth che dopo aver fatto parte di innumerevoli bands, ha deciso di fare tutto da solo, nella più pura tradizione black … Il risultato di tale isolazionismo esistenziale è “Individualism” album che arriva a tre anni dal precedente “Anthems To Decrepitude” che aveva raccolto delle buone impressioni e che preparava i più attenti tra voi a qualcosa di unico e spettacolare … Purtroppo però quando le attese sono importanti si finisce per rimanerne facilmente delusi e così è stato … “Individualism” è un album che passa via liscio, lascia qualche bel momento, ma sinceramente non mi ha trasmesso veramente niente di particolare, unico, sinistro, freddo o fuori dai cliches del genere. Sinceramente le scelte di Erun-Dagoth mi sono sembrate per lo più molto semplicistiche e di comodo, in quanto il black metal mid tempos oriented, che spesso si affaccia in territori doom ( “Night Of The Wolf” e “With A Crown Of Bitterness” ) , è oltremodo semplice, lineare e senza molti scossoni emozionali. Una delle poche eccezioni a questa monotona piattezza è “To Leave The Roots Grow” dove la band alza un po’ il ritmo e riesce ad essere convincente e devastante. Altrettanto potrebbe dirsi per “The Strong Against The Stronger” dove si segnala l’utilizzo di una buona scala egiziana, (che ricorda per forza un po’ i Nile) e che pur risultando un po’ come un fulmine a ciel sereno, riesce comunque a dare una nuova dinamica e una marcia in più a tutto l’album. Avrete capito che nonostante lo strenuo tentativo di essere per forza “originale” misantropico e inavvicinabile, “Individualism” è un album che abbonda di clichès e di riferimenti al passato … se proprio non ne potete più del “nuovo” black metal fatto di voce pulite, riffs educati e lyrics “de-satanizzate” allora avvicinatevi a quest’album e prendetelo per quello che è, un tributo al passato suonato con passione e devozione ma con pochissima fantasia e qualità.

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