Militia Christi - Non Timor Domini Non Timor Malus

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:50 min.
Etichetta:Cursed Land
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. MALEDICTUM
  2. SESCENTI SEXAGINTA SEX
  3. SEGRETUM MAGNUM
  4. SANCTUS (VIAE PERVERSAE)
  5. COGITATA MALUS
  6. INCARNATIONIS MYSTERIUM (ANNUS DEI)
  7. VERAX VITIS
  8. COR MALEFICUS
  9. SAPIENTIA
  10. PATER NOSTER

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Mi sono tirato la zappa sui piedi da solo scegliendo di ascoltare il nuovo lavoro dei nostrani Militia Christi. In realtà non sapevo proprio cosa aspettarmi, viste le mie frammentarie e superficiali conoscenze riguardo a questo misterioso gruppo. Black metal cristiano? Direi che non ce n'è neanche l'ombra, ma non è questo il problema. Bisogna scindere un'opera del genere in due tronconi diversi, che non possono essere valutati insieme: l'aspetto concettuale e quello musicale. I Militia Christi credono in quello che fanno, cantano in latino ed italiano senza alcun pudore e le loro voci più carnali che spirituali illuminano il nostro viaggio attraverso un mondo di peccato e perversione. Il gruppo è in grado di creare atmosfere davvero sinistre ed inquietanti solamente grazie all'accostamento di voci sussurrate, di sofferti lamenti, di cori gregoriani... a proposito, le voci maschile e femminile, sia come timbro che come prestazione mi hanno riportato la mente ai Theatres Des Vampires; davvero una somiglianza difficile da scacciare. Non conosco la filosofia che sta dietro ad un concept del genere, non so se i Militia Christi siano un gruppo di ferventi credenti, o semplicemente altri eretici a cui piace accostare canti da chiesa e pulsazioni danzerecce. Si, perché musicalmente l'album si muove sempre attorno all'electro-goth, che a volte si fa più martellante e vicino all'industrial e in altri casi si unisce al rock. Purtroppo niente che gruppi come Enigma o Christian Death non abbiamo già sperimentato. I nostri mantengono la carica esoterica dei primi, e la perversione dei secondi... ma la realizzazione lascia alquanto a desiderare, soprattutto passato il momento di sconcerto e sorpresa iniziale. Poi ci aspetta tanto rumorismo, l'album si fa più caotico e disordinato, fatichiamo a seguire il filo del discorso. Ma i Militia Christi - e forse è proprio nelle loro intenzioni - non fanno nulla per aiutarci a capire. Non saprei neanche a chi consigliare un lavoro del genere, penso che anche i patiti di questo genere faranno fatica ad apprezzarlo.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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