Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:38 min.
Etichetta:Saturnal Records

Tracklist

  1. CALL TO ARMS
  2. WEAK FLESH - FILTHY BLOOD
  3. UNHOLY REDEMPTION
  4. ETERNAL NIGHT (MILLENNIA OF MIGHT)
  5. TOTAL HOLOCAUST
  6. BLOOD AND METAL

Line up

  • Baron Dethrone : vocals (lead), guitars
  • Heinrich Von Heretik : bass, vocals (backing)
  • Eld : drums
  • MSA : guitars

Voto medio utenti

Un salto indietro di quindici o vent’anni questo e semplicemente questo è “Dawn Under Curse” il debut album dei finlandesi Hell Spirit , una band che sembra essere rimasta nel millennio che ci ha preceduto e che non si è accorta che di symphonic black metal ne esce sempre meno e che quei pochi gruppi che decidono di lanciarsi in questa improvvida sfida cercano di essere quanto più “sinfonici” possibili mentre il quartetto di Kuomi è molto più scarno, lineare e minimalista nell’uso delle tastiere senza per questo rinunciare a quel tocco melodico e sinistro che ha da sempre caratterizzato il black metal made in Finland. Detto questo potremmo pure chiudere qui la recensione perché in “Dawn Under Curse” non c’è molto altro da segnalare, tutto è stato ascoltato milioni di volte, tutto è stato scritto, suonato e codificato anni addietro e se non si ha la forza o l’ispirazione per aggiungere qualcosa di personale si finisce per risultare banali, scontati e morti ancor prima di nascere, brutta situazione per gli Hell Spirit. Ovviamente “Dawn Under Curse” ha anche dei momenti interessanti come i 7 ,minuti di “Weak Flesh - Filthy Blood” o gli oltre 11 di “Eternal Night (Millennia of Might)” dove lo spirito dei Bathory regna sovrano e marchia a fuoco i due pezzi. Ennesimo omaggio a Quorthon e alla sua musica immortale fonte d’ispirazione per intere generazioni passate e chissà quante ancora a venire. E’ evidente che se la band vuole uscire da questa situazione al limite del grottesco si deve rimboccare le maniche e mettersi a scrivere qualcosa di più personale visto che le qualità tecniche non mancano e i quattro sembrano avere ben chiaro in mente come scrivere delle songs interessanti, basterà solo che i nuovi pezzi siano più loro e meno copiati. Per il momento “Dawn Under Curse” segnala una band soprassedibile, dalla quale ci si aspetta un salto di qualità se vorrà essere presa veramente sul serio altrimenti passerà il resto della propria carriera nel girone degli ignavi, mai capaci di prendere una decisione propria e quindi condannati ad una vita di riflesso … Per maggiori informazioni Canto III della Divina Commedia…

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