Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:45 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. RAHABH
  2. OUR FATHER
  3. MARCH OF BLACK EARTH
  4. YEAR ZERO IN THE TEMPLE OF FIRE
  5. DESTRUCTION ANTHEMS
  6. THY WILL I (BLACK SUN ALPHA)
  7. THY WILL II (BLACK SUN OMEGA)
  8. BLASPHEMY INCARNATE
  9. AS WE BREAK
  10. ALARM
  11. SEVEN WOLVES AND THE DAUGHTERS OF APOCALYPSE
  12. DEVOUR
  13. THROW WIDE THE GATES
  14. HINNOM I (ALTAR OF FIRE & EARTH)
  15. HINNOM II (THIS IS THE SECOND DEATH)

Line up

  • Nathan Gray - Vocals
  • Jay Sin - Guitar
  • Simon Gray - Guitar
  • Gregg Kautz - Guitar
  • Matt Balog - Bass
  • Crumbs - Drums

Voto medio utenti

Le tre C: Cattivi, Cazzuti, Confusi.
Si potrebbe racchiudere così la prima esperienza degli I Am Heresy sotto Century Media, ma siccome noi siamo delle persone per bene e dei professionisti seri (?!) vi spieghiamo il perchè.

Cattivi e Cazzuti è facile facile, dato che è sufficiente ascoltare i primi secondi dell'opener "Rahabh" per prendere coscienza di quello che ci aspetta nel seguente migliaio o giù di li: hardcore moderno con forti influenze punk-core, alla Suicidal Tendencies tanto per fare nomi famosi.
Possono poi piacere o non piacere, ma è indubbio che ci sappiano fare. Tecnicamente perfetti, con nota di merito per il devastante drumming di Crumbs, oltre che per il graffiante scream del vocalist e mastermind Nathan Gray.
Quando poi l'hardcore si trasforma in un più moderno metalcore le cose migliorano ancora di più: "March of Black Earth" è un brano davvero bellissimo, con un ritornello melodico da brividi, così come la seconda parte di "Thy Will" strizza l'occhio in alcuni frangenti ai Trivium e si dimostra uno dei brani più interessanti del disco. Ulteriore testimonianza della maggior verve su brani meno punk-core è anche la successiva "Blasphemy Incarnate", devastante e d'impatto, con un assolo finale al fulmicotone.
Il problema quindi qual'è? La terza C, la Confusione. Si perchè gli americani sono belli, bravi e tutto..ma a mio personalissimo modo di vedere non hanno ancora ben chiaro verso che direzioni muoversi e questa indecisione è tangibile in più di un'occasione durante l'ascolto del disco.

Insomma "Thy Will" è un album sicuramente più che sufficiente ma che avrebbe potuto tranquillamente essere di livello ancora superiore se, scelta una strada, gli I Am Heresy avessero percorso solo e soltanto quella. Io preferisco il lato più metalcore, ma fate voi, basta che vi decidiate.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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