Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2004
Durata:45 min.
Etichetta:Karmageddon Media
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DELIRIUM TREMEHENS
  2. NEW DAY DENIED
  3. COLD ANXIETY
  4. FORGOTTEN MEMORIES
  5. SUFFERING VOICES
  6. OBSESSIVE INSANITY
  7. ENDLESS WORLDS
  8. UNEXPECTED LIFE

Line up

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Testardaggine. Questo l’aggettivo che mi balza alla mente pensando agli Adimiron, un gruppo che ha voluto fermamente raggiungere la posizione che oggi meritatamente occupano, essendo riusciti ad ottenere un contratto discografico con la celebre Karmageddon Media per il loro debut album “Burning Souls”, nonostante gli scherni e le parole non certo tenere che la sempre “calorosa e familiare” scena italiana gli hanno saputo da sempre riservare, specialmente nei primi anni di carriera. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e si sente, “Burning Souls” presenta una formazione decisamente migliorata e nettamente più interessante rispetto ai precedenti lavori come “Eclipse” ed “Everlasting Fight”, rappresentazioni di una band nettamente più orientata verso il black metal. Oggi gli Adimiron si cimentano, in maniera egregia per giunta, in un death/thrash metal piuttosto personale, lontano dai lavori copia/incolla delle band scandinave basate sulla sempiterna lezione impartita dagli At the Gates, che entusiasma per vivacità e quel senso della melodia che solo i gruppi italiani dimostrano di possedere nel loro DNA, pur rimanendo nettamente nel campo dell’estremo, senza sconfinare nel territorio di In Flames e soci.
La buona produzione, peraltro piuttosto difficilmente riconducibile ad altri gruppi, ottenuta ai New Sin mette in luce la perizia tecnica dei nostri e specialmente l’approccio vocale di Leonardo Gioia, davvero efficace nel suo growling misto a screaming, conferendo notevolmente più aggressività e carisma dei soliti gorgoglii da cesso intasato propri del brutal gore. I brani presentano una media molto alta, bilanciandosi tra soluzioni più ragionate ed intricate dove una non facile melodia la fa da padrone grazie ai begli intrecci chitarristici ed accelerazioni al cardiopalmo dove esce fuori l’anima più violenta degli Adimiron. Da segnalare gli oltre sette minuti di “Suffering Voices”, un brano davvero ben riuscito, che riesce a trasmettere in maniera ottimale le sensazioni di malinconia e rabbia, trasformandole in musica. In definitiva un ottimo esordio per gli Adimiron, macchiato solo da errori di gioventù come un booklet caratterizzato da una buona copertina ma penalizzato da un interno un po’ amatoriale e qualche brano al di sotto della media, ed ennesimo bel colpo della Karmageddon che dimostra di credere anche nel potenziale della nostra penisola.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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