Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Wasted State Records

Tracklist

  1. SENTINEL HILL
  2. BEYOND THE FINAL GATE
  3. LOST AT SEA
  4. RE-ANIMATOR
  5. SHADOW OF THE WITCH
  6. ADDICT
  7. BFOF
  8. DISCORDIA
  9. DESCENT INTO MADNESS
  10. WHEN WORLDS COLLIDE

Line up

  • Laura Donnelly: vocals
  • Jamie Gilchrist: guitar
  • Frazer Marr: bass
  • Andrew Scott: drums

Voto medio utenti

Recensione recuperata in extremis per questa band tanto valida quanto scarsamente promossa dall'etichetta. Il CD si può infatti acquistare solo su internet, non è purtroppo distribuito in Italia, se però ve lo procurerete ne godrete come ricci.

Attenti bene perché qui c'è l'heavy metal! A dispetto di un moniker orrendo, i Fireband Super Rock propongono infatti una musica senza tempo composta dai classici elementi del genere, senza cadere nella scopiazzatura di nessuno. Partiture doom, accelerazioni power, canzoni strutturate, cadenzate, potenti e assolutamente non pacchiane, caratterizzate anche dalla stupenda voce di Laura Donnelly. Ora, io non posso soffrire il cantato del gentil sesso (a parte sporadiche eccezioni) ma qui gente, qui la voce è qualcosa di spettacolare, abbiamo a che fare con un Ronnie James Dio al femminile, un John Bush in gonnella e non è assolutamente l'unica nota positiva del lavoro. Spettacolari sono i riff proposti con intelligenza e sapiente songwriting da Jamie Gilchrist, una batteria ricca di groove che aumenta i giri all'improvviso, un basso cupo (un po' impastato per la verità) che fa il suo sporco lavoro.

Già era notevole il debutto autotitolato uscito nel 2011 di cui si occupò il nostro bravo e competente Marco Aimasso, ma qui siamo un gradino sopra e andiamo ora ad analizzare nello specifico il disco.
I quattro scozzesi partono con calma con l'evocativa e doomeggiante Silent Hill, pregna di Trouble e Black Sabbath, ma è con Beyond The Final Gate ed il suo power/thrash che arriva il primo highlight e qui dovrete legarvi per non saltare sulla sedia. I 6 minuti e 30 della strutturata Lost at Sea sono un vero godimento e introducono l'US-power di Re-Animator che, come da titolo, risveglia pure i morti. Si prosegue alla grande con Shadow of the Witch dove Argus ed Angel Witch si fondono in un ottimo brano, prima di alzare il gas e tornare a viaggiare comodi sul bel doom da 7 minuti e 20 di Addict.

L'ideale seconda parte del disco comincia con la veloce, strumentale e thrashy Bfof che viaggia come un treno prima di rallentare bruscamente in vista della successiva Discordia che concede grande spazio alle doti canore di Laura. Concludono Descent Into Madness, breve e cazzuta, e la lunga When Worlds Collide, vero gioiello che racchiude in se tutte le caratteristiche della band.

Evito finché posso il track by track poiché so bene può diventare noioso ma, non essendoci molte recensioni in giro di Born For The Gallows voglio che capiate al massimo (per quanto posso) le potenzialità di questo bel disco.
Come note negative citerei la produzione e il booklet del CD. I suoni sono infatti migliorabili, soprattutto per quanto riguarda la chiarezza di certi passaggi, in generale è comunque più che degno e so anch'io che il budget incide non poco sul risultato. Invece il libretto è parecchio scarno, un foglio piegato su se stesso, senza foto o particolari note.

Tirando le somme vi consiglio caldamente questo disco, andatevelo ad ascoltare gratis e legalmente su Spotify poi, nel caso, valutate l'acquisto.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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