Debutto sull'italianissima Adrenaline Records per i danesi Star Rats, four piece animato dalla voglia di spaccare il Mondo a suon di Street ed Hard Rock. Già, proprio così, i nostri quattro nord europei si rifanno ai mostri sacri Skid Row e Motley Crue, cercando di coniugare - ed a volte riuscendoci in maniera egregia, altre in maniera decisamente meno - l'attitudine Street degli anni '80 con un suono Hard Rock compatto (la produzione in questo senso aiuta molto, risultando ben compressa e ben calibrata sul genere) e quadrato, lasciando in vista qualche venatura Punk. Di sicuro impatto sono le tre prime songs del dischetto, ovvero l'opener 'Demon', 'Warrior' (grande il chorus su quest'ultima) e 'Days Of New Thunder' (il refrain si avvicina ai Def Leppard di 'Die Like A Hunter') dotate del giusto piglio e della giusta verve, mentre altre composizioni sembrano soffrire un minimo di ristagno e di fantasia nel songwriting (vedi soprattutto 'Mountain Of Disbelief', 'Stars & Lines' e la non felice 'Wait For Me Valhalla'). Come in ogni band di Street o Hard Rock che si rispetti, la quotazione aumenta sulle power ballads, regola confermata sulle buone 'Enlightenment Years' (l'ombra degli Skidz non è mai stata così presente...) e su 'What Doesn't Kill You', che pur rimanendo qualitativamente sotto la precedente, è comunque un buon spaccato made in USA. Da cestinare 'Nico's Message To The World', un cumulo di urlazzi casuali buttati li per riempire, mentre piacevole e divertente, quasi bizzarra, la cover della hit dei gloriosi Generation X ('Dancing With Myself'), prima band del grandissimo, unico, Billy Idol, qui presentata in veste che più Motley Crue non si può. In conclusione, un dischetto bello e fruibile a metà, in cui le cose positive sono perfettamente bilanciate da quelle negative. Con il prossimo album gli Star Rats potranno sicuramente fare molto meglio, anche se al momento mi non dispiace pompare lo stereo su 'Warrior'.