Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:52 min.
Etichetta:Ulftone
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. OUT FOR FOOD
  2. CONSTANT BLUE
  3. DAY
  4. HUNTER
  5. RIMBAUD
  6. CONEY ISLAND
  7. THANK YOU
  8. NOT KIND
  9. MAHOGANY BOX
  10. TAILOR MADE
  11. THAT'S A START
  12. PART OF A SONG

Line up

  • Nadia Leonti: vocals
  • Sämi Schneider: guitars, banjo
  • Lucas Mösch: guitars, lapsteel, vocals
  • Daniel Herzig: guitars, wurlitzer, organ
  • Philip Gallati: bass
  • Martin Graf: drums

Voto medio utenti

Ancora una volta mi trovo a recensire un lavoro che con il metal non ha veramente nulla a che fare, ma che forse potrà interessare a quella parte di lettori di Eutk che apprezzano anche altri tipi di cose, e in particolare il folk... È questo infatti il genere proposto dagli Shilf, sestetto di Basilea che si era già fatto notare un paio di anni fa con l'album "Me" (la cui produzione fu affidata a Chris Eckman dei The Walkabouts!), e che adesso è tornato con questo "Out for food". Non posso certo dire di avere una particolare predilezione per le sonorità tanto care alla band svizzera, ma devo ammettere che il disco è davvero un prodotto di grande valore, con canzoni semplici ma intriganti, caratterizzate da atmosfere malinconiche e da melodie che si fanno apprezzare fin dal primo ascolto. Una delle cose che impressionano di più è il fatto che esso suoni molto "americano": se non avessi letto da quale nazione provengono gli Shilf avrei sicuramente dato per scontato che si trattasse di statunitensi, non solo per la musica che fanno ma anche per l'ottimo accento della cantante Nadia Leonti. Tanto per dare qualche coordinata in più dirò che sono stati spesso paragonati a gente come Wilco, Giant Sand e Lambchop, e che i loro brani rappresentano una sorta di fusione tra acoustic-folk, country e pop (anche se la prima delle tre componenti ha un peso molto maggiore delle altre!). A grandi linee si può dire che le composizioni si dividono in due categorie, quelle particolarmente dolci e lente (vedi la bellissima ballad posta in apertura del cd, oppure "Rimbaud" e "Coney Island"...) e quelle un po' più dinamiche e "rumorose" (come ad esempio "Thank you", "That's a start" e "Constant blue"), ma ciò che non cambia è invece la loro qualità, davvero notevole in entrambi i casi. In poche parole direi che "Out for food" è adatto ai più "alternative" tra i metal-heads, e in generale a tutti coloro che sono alla ricerca di bella musica con la quale rilassarsi un po'...
Recensione a cura di Angela 'Grendel' Benemei

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