Copertina 5,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:42 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. FOR YOUR OWN GOOD
  2. TEN MORE MILES
  3. PIECE BY PIECE
  4. INTO THE FREE
  5. RUN BHANG-EATER, RUN!
  6. GREEK FIRE
  7. THE DAYS PASSED
  8. NO GOOD STORY EVER STARTS WITH DRINKING TEA
  9. WE RIDE TOGETHER

Line up

  • Mathias "Warlord" Nygård: vocals
  • Jussi Wickström: guitars
  • Olli Vänskä: violin
  • Robert Engstrand: keyboards
  • Jesper Anastasiadis: bass
  • Jaakko Jakku: drums

Voto medio utenti

Riesco ad ascoltare questo "Turisas2013" solo alcuni giorni dopo aver visto Mathias Nygård e soci dal vivo, in occasione dell'Heidenfest Tour dove i Turisas mi avevano fatto un'ottima impressione: un gruppo solido e sicuro dei propri mezzi pur dopo un'evidente metamorfosi musicale, la stessa che già si poteva intravedere su "Stand up and Fight" e che ora nel suo successore si è fatta ancor più evidente.

Un cambiamento giustificabile e accettabile, ma non per questo, necessariamente, riuscito.

Infatti, al di là della partenza con l'ottima "For Your Own Good" (nel refrain sembra quasi di ascoltare i Blue Öyster Cult di "Veteran of the Psychic Wars" e certo non gli autori di "One More"), l'album perde colpi in più di un'occasione, finendo con il toccare il fondo con la conclusiva "We Ride Together", improponibile e ben poco ispirata. "Run Bhang-Eater, Run!" o "Ten More Miles" ci consegnano comunque un Mathias "Warlord" Nygård che è cresciuto tantissimo, peccato che la prima sia uno sconclusionato incontro tra una Polka, un saxofono e vocalizzi femminili da dimenticare, e che la seconda suoni posticcia (con un ritornello di infima fattura) perdendosi nelle sue tentazioni catchy. E mentre con "No Good Story ever Starts with Drinking Tea" scopriamo i Turisas alle prese di una scontata ed innocua Folk Metal drinking song, ecco che ci offrono qualcosa di meglio l'energica "Piece by Piece", la veloce e scattante "Into the Free" e quegli spunti melodici che caratterizzano gran parte di "The Days Passed".

Lo stravolgimento della line-up, con l'innesto del tastierista Robert Engstrand, del batterista Jaakko Jakku e del bassista Jesper Anastasiadis, e lo stesso titolo dell'album, sottolineano come i Turisas siano oggi una band che, rinnovata, sta avanzando nella sua evoluzione.

Spero che "Turisas2013" resti solo un isolato passo falso in questa loro fase.




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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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