Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile

Tracklist

  1. FADE AWAY
  2. WORTHLESS
  3. REBOUND
  4. HONEY
  5. MORE THAN THIS
  6. HEARTBREAK WARNING
  7. MORNING LIGHT
  8. AGAINST THE TIDE
  9. LUCKY STAR
  10. WHAT IS MINE
  11. AGAINST THE TIDE (ACOUSTIC)

Line up

  • Elisa Galli: vocals
  • Massimo Buggio: guitars
  • Gianni Borgonovo: drums
  • Flavio Oggionni: bass

Voto medio utenti

Cresciuti nella provincia milanese, i Never Trust sono autori di un rock moderno e decisamente melodico. Guidati da una gran bella voce femminile, che non toglie immediatezza ai brani ma anzi ne interpreta al meglio sia le sfumature più dolci che quelle più heavy, gli undici brani del debutto scorrono via veloci e piacevoli, senza mai lasciare spazio a sbadigli.

A mio parere sono quattro le canzoni che meglio rappresentano la proposta del combo italiano.
Sicuramente il singolo Honey, perfetto biglietto da visita in cui energia e melodia si fondono alla grande, ma anche la title-track, decisamente vicina al punk made in USA ma senza facili appiattimenti di genere. Ottime anche la ballad dal gusto AOR Heartbreak Warning e la versione acustica di Against The Tide.

Una proposta, quella dei Never Trust, in grado di catturare l’attenzione dei più giovani ma anche quella dei veterani, in cui sfumature alternative si legano a una chiara matrice hard rock. Per quelli che sono i miei gusti, probabilmente avrei utilizzato meno effetti in fase di registrazione per aggiungere immediatezza, anche se sono certo che dal vivo i brani più veloci potranno essere valorizzati al meglio. Per il futuro, mi auguro che la band sia capace di mantenere questo gusto melodico, osando però un po’ di più nel riffing e negli arrangiamenti e virando con maggiore decisione verso l’hard rock.

In attesa di vedere quello che sapranno fare, però, godiamoci questo Morning Light, figlio dell’ennesimo esempio di quanto bene, in Italia, sappiamo scrivere dischi con grande potenziale. Eppure per radio e sui palchi vediamo sempre le stesse, spesso inutili, schifezze, magari importate dall’estero perché “sono più fighi”.
L’avete già sentita la frase in cui vi consigliavo di imparare a guardare meglio tra i nostri confini alla ricerca di gruppi da seguire? Ecco, fate conto che io l’abbia appena ripetuta…chissà mai che qualcuno prima o poi mi ascolti.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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