Tristema - Dove Tutto E’ Possibile

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:42 min.

Tracklist

  1. DOVE TUTTO È POSSIBILE
  2. L’IMPERCORRIBILE
  3. L’ASSENZA
  4. NEL SILENZIO
  5. MARYLAND
  6. LA PENISOLA CHE NON C’é
  7. VORTICE
  8. L’ECLISSI
  9. CONSTANZE
  10. GLI SPAZI DELLA MENTE
  11. IMMAGINI RIFLESSE
  12. L’ISTANTE

Line up

  • Candido Di Sevo: vocals, bass
  • Alessandro Galdieri: vocals, guitars, synth
  • Romolo D'Amaro: guitars
  • Dario Bruno: drums

Voto medio utenti

Ne avevamo già parlato nel lontano 2008 sulle nostre pagine in occasione del loro primo lavoro, uscito l'anno precedente: con lo stesso ritardo con cui promuovemmo largamente "Come Ti Vorrei" siamo qui a lodare il loro comeback con diversi mesi di ritardo, ma alla fine l'importante è che la band sia ancora cresciuta, che il loro secondo disco, intitolato "Dove Tutto E’ Possibile", sia arrivato dopo ben 5 anni d'attesa a confermare tutte le premesse e le bontà dimostrate in passato e sopite in questo lasso di tempo che macina dischi su dischi nel giro di poche settimane, anche quelli dei cosìddetti grandi nomi, figuriamoci quelli di semisconosciute band italiche.

Eppure ascoltarli distrattamente e subito accantonarli sarebbe un grave errore, poichè di cura, attenzione e qualità musicale nella musica dei Tristema ce ne sono in abbondanza: la loro proposta è incentrata principalmente su un rock italiano piuttosto adulto e maturo, sul quale si snodano influenze talvolta elettroniche, talvolta più alternative o folk, ed anche, perchè no, smaccatamente più orecchiabili e commerciali ma sempre con due mani tese verso la qualità della proposta e soprattutto con dei testi degni di questo nome, a differenza dei loro colleghi più noti e radiofonici: è il caso dell'omonima opener "Dove Tutto E’ Possibile" in cui è impossibile non sentire il richiamo di echi di Negramaro, fortunatamente in salsa più energica e rock e con un chorus assolutamente catchy e con un mood triste, rassegnato che si stampa in testa sin dal primo ascolto e ci fa pigiare "REW" prima di passare all'ascolto del resto dell'album: ottimo segno.

Ed infatti proseguendo nei dodici brani che compongono il disco non c'è una volta in cui si passi velocemente alla prossima, convincono sin da subito la melodica ed elettronica "L'Impercorribile" (echi di Subsonica?) e specialmente la sprintosa "Maryland" col buon Candido alla voce che assomiglia incredibilmente a De Gregori; è curioso il fatto che uno dei brani meno indovinati e riusciti, seppure non brutto, sia alla fine quello più atteso, ovvero quello che vede la partecipazione alla voce di Daniel Gildenlöw dei Pain of Salvation, ovvero "L'Assenza (Roses and Thorns)", piuttosto moscio e poco ispirato se non per la presenza di un assolo di chitarra davvero entusiasmante ed un finale malinconico: insomma, solo per super fan adoranti il carismatico Daniel, sempre più lontano dai lidi metal, come questa sua presenza conferma.

A parte questo ed un brano - "La Penisola che non c'è" - in cui la partecipazione dei Fuossera porta il rap e l'hip hop a fondersi con la band di Di Sevo in un esperimento forse fin troppo ardito, "Dove Tutto E’ Possibile" lascia nuovamente parlare con tutto il bene dei Tristema, a conferma e supporto di quanto di buono ha fatto finora la band salernitana, culminato con l'esibizione accanto a grossi calibri come Andrea Braido, PFM e soprattutto, ahimè, il Vasco nazionale: bravi loro ed in bocca al lupo per il prosieguo di carriera.



Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 set 2013 alle 03:38

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