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Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:48 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. I RULE THE RUINS
  2. METAL TANGO
  3. BREAKING THE LAW
  4. ALL WE ARE
  5. FÜR IMMER
  6. LET LOVE RAIN ON ME
  7. BURN IT UP
  8. TAUSEND MAL GELEBT
  9. I'M IN LOVE WITH YOU
  10. UNDYING
  11. LOVE ME IN BLACK
  12. ALWAYS LIVE TO WIN (BONUS)

Line up

  • Doro Pesch: vocals
  • Joe Taylor: guitars
  • Oliver Palotai: keyboards, guitar
  • Nick Douglas: bass
  • Johnny Dee: drums
  • The Classic Night Orchestra: orchestral parts

Voto medio utenti

Su questo nuovo album di Doro Pesch, che si rivela un "best of" piuttosto particolare, troviamo diverse canzoni che la carismatica cantante tedesca reinterpreta accompagnata dalla Classic Night Orchestra. Nella scaletta (che nella versione in digipack si arricchisce d'altri 3 brani inediti) oltre a diversi pezzi dalla carriera solista di Doro ("Burn It Up", "Tausend Mal Gelebt", "Undying" e "Love Me in Black") trovano spazio anche un paio di nuove canzoni, "I'm in Love With You" e quella "Let Love Rain on Me" uscita da poco come singolo. Le altre pescano invece dal vecchio repertorio periodo Warlock, nei dettagli troviamo "I Rule the Ruins", "Metal Tango", "Für Immer" "All We Are", stranamente tutte quante proveniente dal solo "Triumph And Agony", ultimo album realizzato come Warlock, ma che in realtà ho sempre percepito più come il primo album solista di Doro. Unico "oggetto estraneo" è la cover di "Breaking the Law", dove alla bionda cantante si affianca il carismatico ed inconfondibile Udo Dirkschneider. E a dirla tutta non è stato così immediato riconoscere il famoso brano dei Judas Priest.
Certo che ascoltare un promo con in pratica tutte le canzoni malamente tagliate nel finale, non solo indispettisce ma non permette di valutare compiutamente il lavoro che è stato fatto per questo album, e questo spiega anche il voto, o meglio il non voto, a fondo pagina.
Le sensazioni sono comunque positive, è sicuramente evidente lo sforzo che è stato fatto per arrangiare le diverse canzoni adattandole al contesto orchestrale e la resa sonora è davvero eccezionale, e parte del merito spetta sicuramente ai Finnvox Studio, dove si è svolto il mixaggio. Non posso dirmi di essere invece stupito dalla prova di Doro e, sebbene non condivido in toto la strada intrapresa negli anni '90, la sua bravura rimane innegabile. Trovo efficace il risalto dato alle chitarre acustiche ed alle percussioni, ovviamente gli archi mantengono un gran fascino, ma anche gli strumenti a fiato fanno la loro parte quando sono chiamati in causa (ad esempio su "Undying"). Questa iniziativa non si è limitata al solo "Classic Diamonds" ma anche alla proposta live, ed anche in questo "Classic Diamonds" non rappresenta sicuramente una gran novità per la scena metal. Già altri gruppi hanno abbinato Heavy Metal e musica classica, certo senza l'avvenenza e la grazia di Doro (beh... credo abbiate presenti Gillan, Peavey, Hetfield o Meine?!?), ma anche questo album troverà sicuramente degli estimatori.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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