Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2013
Durata:45 min.
Etichetta:My Graveyard Production

Tracklist

  1. THE STONE
  2. BURNING LIVES
  3. BURN WITH ME
  4. ROAD OF LIGHT
  5. BEHIND THE MASK
  6. I AM HM
  7. BATTERING RAM
  8. IN THE FALLOUT
  9. SMASH THE GATES
  10. DARK COMMAND 2001 (BONUS TRACK)

Line up

  • Franco Sgattoni: vocals
  • Gianluca Silvi: guitars
  • Davide Natali: guitars
  • Arnaldo Rosati: bass
  • Pierpaolo Sita: drums

Voto medio utenti

Hanno intrapreso a fare i primi passi ad inizio del nuovo millennio, e lo hanno fatto pure bene, peccato che non siano stati in grado di garantire quella continuità che avrebbe meritato la qualità della loro proposta musicale.
I Battle Ram, infatti, avevano già lasciato trascorrere ben sei anni dal demo "Battle Ram" al primo MLP "Smash the Gates", mentre questo "Long Live the Ram", che rinnova la collaborazione tra la formazione marchigiana e la My Graveyard Productions, ha dovuto attendere altri quattro anni prima di vedere la luce.

Indubbiamente tra le principali influenze dei Battle Ram trovano spazio Manilla Road (ai quali dedicano lo strumentale "Road of Light"), Cirith Ungol, Fifth Angel (omaggiati dalla riuscita cover di "In the Fallout"), anche se trovo diversi motivi - tra tutti l'approccio vocale dell'ottimo Franco Sgattoni – di richiamo verso i Jag Panzer, tra i migliori nel saper miscelare suoni Heavy a quelli più epici.

L'album si chiude dove tutto è iniziato: grazie alla bonus track "Dark Command", nella sua versione originale del 2001 con alla voce il chitarrista Gianluca Silvi, perfetta nel ribadire tanto come il gruppo sia rimasto coerente negli anni, quanto come il loro potenziale fosse già evidente ai tempi.
Non si tratta, comunque, dell'unico tuffo nel passato, dato che dall'omonimo demo del 2003 (dove aveva già trovato posto una versione acustica di "Dark Command") riprendono "Burning Lives" e "Battering Ram", mentre dal successivo MLP recuperano la sola titletrack.

Detto che "Road of Light" è un breve ed evocativo episodio strumentale dove si esalta il guitarwork di Silvi, gli altri inediti tengono testa ai pezzi più datati senza alcun problema, che siano l'impatto ed il feeling alla Jag Panzer di "The Stone", quello di due episodi più vicini alla lezione della N.W.O.B.H.M. come "Burn With Me" e "Behind The Mask", oppure il manifesto di una "I Am HM" tagliente ed anthemica il giusto.


Long live the ... Ram, long live the ... Ram
Long live the ... Ram, we are ... Ram and proud





I am
I hear
I see
I feel
I review
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 24 lug 2013 alle 00:00

grande gianlucone silvi, ex writer e grande amico di metal.it, sono contento che stia riscuotendo quello che merita coi suoi battle ram !!!

Inserito il 23 lug 2013 alle 14:57

In un mondo perfetto sarebbe (e per me lo e') uno dei dischi piu' belli in ambito epic usciti negli ultimi 10 anni. Un autentico capolavoro, dove Manilla Road, Omen, Cirith Ungol(il suono della batteria e' terribilmente simile a quella di Garven),Heavy Load( I am HM poteva far parte della setlist di Death or Glory)e Jag Panzer si danno appuntamento in un unico incredibile platter. Questi ragazzi godono della stima e del rispetto al pari dei Doomsword di tutti i piu' importanti act epic al mondo. Ovviamente da noi semisconosciuti. Ottima la scelta di lasciare The Dark Command in originale con la voce di Silvi, credo che questa versione rappresenti un classico assoluto in campo epic.

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