Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:50 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. REVIVED
  2. THE CRIMSON SHRINE
  3. THE DARKEST NIGHT
  4. DIONYSUS
  5. EATERS
  6. STAR IN SIGHT
  7. OGRE'S LULLABY
  8. SANTA MUERTE
  9. THE DEVIL'S GRAAL
  10. THE SONG OF ADORATION
  11. PRECOGNITION
  12. BAD LUCK

Line up

  • Steve Sylvester: Vocals
  • Freddy Delirio: Keyboards
  • Glenn Strange: Bass
  • Al De Noble: Guitars
  • Bozo Wolff : Drums

Voto medio utenti

Back from the grave. Come direbbe Steve Silvester all'ispettore Coliandro: "sapessi quante volte sono morto". Ed infatti, alla fine della puntata in cui i Death SS sono stati chiamati a partecipare nel ruolo di se stessi, dopo essere stato assassinato, lo si rivede passeggiare per strada col suo cane. I vampiri non muoiono, resuscitano ogni notte, e dopo sette anni da The Seventh Seal, anni in cui Steve si è dedicato a progetti cinematografici, collaborazioni e progetti solisti (W.O.G.U.E. e Sancta Sanctorum), ecco Resurrection. Alla faccia di tutti quelli che per invidia gli hanno affibbiato la reputazione di portare sfortuna ed avevano dato la band per conclusa. A loro viene dedicato l'ultimo brano dell'album, l'ironica Bad Luck, in stile Shock to the System di Billy Idol, punk/rock/metal. Dico subito, che, con mia gioia, Resurrection è un discone, sintesi ideale dei vari percorsi stilistici toccati negli anni dalla band. L'accattivante e ruffiana opener Revived, fra Marilyn Manson ed ebm richiama il periodo Panic, senza perdere un solido substrato metal alla WASP. Un potenziale hit. Il gothic metal di The Crimson Shrine, altro probabile hit, ricorda la produzione dei Theatres des Vampires (che quest'anno suoneranno con loro al Metal Camp Sicily. Un'accoppiata assolutamente da non perdere.) ed influenze tedesche. The Darkest Night, primo singolo e video estratto dall'album, è un classico power metal orrorifico alla Death SS, che in alcuni punti mi ricorda gli Angra di Holy Land. Dionysus, ritmata e sincopata, dagli accenti cupi e con un tappeto di tastiere di sottofondo, è un mix fra gothic metal e le ballate heavy metal fra Lizzy Borden e Black Sabbath. Eaters richiama da vicino Thunder Kiss 69 di Rob Zombie, rivisto in chiave Black Sabbath. Star in Sight ricorda i Kovenant. Ogre's Lullaby, secondo singolo estratto, parte con un inquietante carillion alla Lordi/Tim Burton per proseguire con un sulfureo doom anni 70/80 sporcato di suoni horror industrial alla Kovenant. The Song of Adoration, col suo intro di musica orientale ed i richiami all'Oriente disseminati qua e là, le litanie femminili e gli oscuri e dilatati giri di tastiere, è pregna di richiami occulti ed assomiglia ad una marcia funebre. Precognition è un mix fra Nine Inch Nails e power. Come sempre Steve si è circondato di ottimi musicisti e si sente: Al De Noble (ovvero Aldo Lonobile dei Secret Sphere) alla chitarra, Glenn Strange al basso, Bozo Wolff (Secret Sphere) alla batteria e Freddy Delirio alle tastiere (W.O.G.U.E.). Resurrection non è frutto di un lavoro compositivo unitario, ma buona parte dei brani che lo compongono sono apparsi o dovevano apparire in progetti televisivi e cinematografici vari. Altro segno di distinzione è l'artwork, curato da Emanuele Taglietti, autore, oltre che delle scenografie di film importanti come Giulietta degli Spiriti di Fellini, delle copertine di classici del fumetto di genere anni '70, come Zora. I Death SS sono sempre stati una delle poche bands realmente avanguardistiche ed internazionali in Italia, non solo dal punto di vista musicale ma anche di immagine e contenuti, una band che nessuno è mai riuscito a copiare.
Bentornati!
Recensione a cura di Laura Archini

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 13 giu 2013 alle 00:24

Lavoro discreto, con alcune cose buone, altre smaccatamente ruffiane, ma comunque meglio di catastrofi sonore come Humanomalies . Certo i Death SS fino a Black Mass erano una roba avanti 1000 anni, questi Death SS sono un discreto gruppo metal italiano anno domini 2013. Il tempo passa per tutti.

Inserito il 12 giu 2013 alle 21:48

Bello bello bello......dopo il bellissimo Panic del 2000 i Death SS ci regalano un altro gioiellino, era ora.

Inserito il 11 giu 2013 alle 18:09

Parlo per me e i miei gusti personali, ma questo è il miglior disco sentito da tre/quattro anni, e il migliore dei Death SS. Il mio giugno metallaro è salvo. #supercolliderstocazzo.

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