Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:53 min.
Etichetta:NoiseArt Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. FINAL ECLIPSE
  3. ARACHNIDA
  4. FOR THE FALLEN
  5. CHILDREN OF RWANDA
  6. GEMSTONES
  7. DARK MATTER
  8. LAST NIGHT OF SOLACE
  9. OPIUM
  10. FRACTURED DIMENSIONS (BONUS TRACK)

Line up

  • Martin Haumann: drums
  • Mark Drastrup: guitars
  • Lasse Skov: guitars, vocals
  • Rasmus ''Kalke'' Munch Nielsen: bass

Voto medio utenti

Dopo aver vinto nel 2012 l'ambito (??) premio "Rock The Nation" i thrashers danesi Essence pubblicano per NoiseArt il loro secondo album "Last Night of Solace", caratterizzato dall'ottima produzione ottenuta nei decaduti Abyss Studios con Peter Tagtren alla console, forti dell'apprezzamento globale riscontrato dal loro debutto del 2011 "Lost in Violence", edito dalla piccola label UltimHate Records.

Il nuovo album viene presentato come ancora più esplosivo e pesante ed in effetti le aspettative sono pienamente confermate, descrivendo gli Essence come un mix moderno tra Sodom e Destruction, e direi che l'abbinamento ci può stare: al riffing work decisamente aggressivo e monolitico si affiancano le vocals al vetriolo di Lasse Skov, anche chitarrista, davvero in linea con l'ugola scartavetrata di Tom Angelripper, mentre in fase di assoli gli Essence presentano un gusto nettamente più melodico e classico, di chiara impostazione scandinava, anzichè la becera furia tedesca delle succitate bands: senza dubbio uno dei punti forti della formazione danese, ogni canzone presenta uno o più bellissimi assoli, con duetti di chitarra e "sfide" davvero indovinate.

Pur venendo spesso snobbati tra i gruppi citati quandi si parla del revival del thrash, gli Essence meriterebbero un posto in prima fila: innanzitutto si differenziano da buona parte degli altri, ispirandosi maggiormente alla scena tedesca che fu (la triade Kreator - Sodom - Destruction) anzichè a quella statunitense, e poi il risultato finale e l'abilità tecnica dei nostri, decisamente sopra la media degli altri, completano il quadro, andando a formare dei brani molto più articolati e complessi, ma sempre efficaci e non fini a sè stessi. In ogni caso non parliamo di una band che spara il primo riff che gli viene in mente, ma c'è sempre un gran lavoro dietro ogni pezzo.

Una maggiore accessibilità ai brani e dei riff portanti più smaliziati e coinvolgenti, uniti alle peculiarità tutte loro sopra descritte, potrebbe far compiere agli Essence, già molto validi così, il vero salto di qualità.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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