Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2004
Durata:49 min.
Etichetta:Sanctuary
Distribuzione:Edel

Tracklist

  1. GOT TO HAVE FAITH
  2. START FROM THE DARK
  3. FLAMES
  4. HERO
  5. WAKE UP CALL
  6. REASON
  7. SONG NO. 12
  8. ROLL WITH YOU
  9. SUCKER
  10. SPIRIT OF THE UNDERDOG
  11. AMERICA
  12. SETTLE FOR LOVE

Line up

  • Joey Tempest: vocals
  • John Norum: guitars
  • John Leven: bass
  • Mic Michaeli: keyboards
  • Ian Haugland: drums

Voto medio utenti

Sesto album per i redivivi Europe, a tredici anni di distanza da "Prisoners In Paradise" che aveva preceduto lo split della band vittima dell'ondata grunge. Con John Norum nuovamente tra le loro fila, Tempest e soci tornano oggi con un album che stupirà parecchie persone. Se gli ultimi tre album erano un trionfo di tastiere e cori sontuosi abilmente sistemati in brani di facile presa, "Start From The Dark" riporta in gloria le strutture di "Europe" e "Wings Of Tomorrow", primi due lavori della formazione. Con una buona dose di coraggio gli ex capelloni svedesi sfoggiano un sound granitico in cui le possenti chitarre di John Norum svolgono un ruolo di primo piano.
Le prime note di "Got To Have Faith" bastano per lasciare di stucco chiunque si aspetti di trovarsi tra le mani una versione moderna del pluri-inflazionato "The Final Countdown". Sia i vocals di Tempest sia la chitarra di Norum, coadiuvati dalla più che solida sezione ritmica di Haugland e Leven e dalle tastiere di Michaeli, sorprendono per quanto suonino duri e "veri". La title-track "Start From the Dark", già presentata dal vivo in occasione della acclamatissima partecipazione degli Europe allo Sweden Rock festival, depista con un intro di chitarra acustica per poi guadagnare velocità e raddolcirsi nel melodico ritornello che ha il grande pregio di non eccedere nei cori.
Seguono "Flames", mid-tempo impreziosito dal potente basso di John Leven che ottiene lo spazio che realmente merita, e la semi-ballad "Hero", brano poco più che passabile dedicato al compianto Phil Lynott dei Thin Lizzy e primo singolo estratto. "Wake Up Call" è moderatamente veloce ma incisiva, anch'essa attraversata da chitarre graffianti e da ottimi passaggi di basso che accompagnano anche la successiva "Reason", brano con venature AOR e una forte, ma non eccessiva, presenza di tastiere. "Song No. 12" è un brano hard rock di gusto ottantiano basato sul duetto voce/chitarra che anticipa la struttura di "Sucker", "Spirit Of The Underdog" e " America" che cingono d'assedio la cupa semi-ballad "Roll With You". Il compito di chiudere le danze spetta a "Settle For Love", splendida ballad acustica e unico pezzo lento dell'album. Indubbiamente gli anni e un gran numero di progetti solisti hanno contribuito a rendere il sound degli Europe più maturo e di gran lunga migliore; i dodici brani rinunciano alla complessità in favore di un approccio più diretto che metta in risalto il reale potenziale tecnico della band.
La produzione, impeccabile e quasi minimalista, è affidata a Kevin Elson, già produttore di "The Final Countdown", che riesce a dare all'album un tocco quasi live e dà il giusto spazio a ogni strumento penalizzando leggermente le tastiere probabilmente con l'intento di raddrizzare il tiro rispetto al passato.
Molti dei vecchi fans probabilmente storceranno il naso ma "Start From The Dark" è un album onesto, forte, privo di inutili orpelli, in grado di suscitare grandi emozioni a chiunque lo ascolti senza pregiudizi.
Bentornati, Europe!
Recensione a cura di Elena Mascaro

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