Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:16 min.
Etichetta:Raw Lines
Distribuzione:New Model Label

Tracklist

  1. GIMME ALL
  2. FALLING STAR
  3. AM I ALIVE
  4. IN SIGNO TAURI

Line up

  • Ivan Perugini: vocals, guitar, drums on “In Signo Tauri”
  • Alessandro Fermani: bass
  • Roberto Tesei: drums
  • Giampiero Santini: drums on “Gimme All”

Voto medio utenti

A leggere la scheda di presentazione di questo “II”, ci sono questioni di stile e una spiccata esuberanza compositiva dietro ai Project Czar, ulteriore valvola di sfogo espressiva di Ivan Perugini, noto per la sua militanza nei Sun King.
In realtà, è più probabile che sia stata la seconda delle succitate motivazioni a pesare maggiormente nella scelta di mettere in piedi questo nuovo progetto, dacché buona parte delle suggestioni ispirative della band “madre” sembrano essere state trasferite anche al 4-tks in analisi, sebbene, magari, in proporzioni leggermente differenti.
Parlo dell’hard-rock e del metal britannico, quello di The Cult e (primi) Judas Priest, ma anche di un pizzico di Bowie (ascoltate attentamente l’opener “Gimme all” e, in qualche modo, li ritroverete tutti, mentre il R n’ R “Am I alive” sembra assorbire soprattutto la prima delle influenze …), uno dei presumibili modelli vocali del bravo Ivan, assieme al vate Ian Astbury - e di entrambi eravamo già eravamo a conoscenza - e all’accoppiata Layne Stanley / Glenn Danzig che invece alimenta inaspettatamente la scura “Falling star”, l’autentica sorpresa del dischetto.
E’proprio questo il brano più stuzzicante di “II”, capace di svelare un lato effettivamente abbastanza inedito dell’indole artistica del nostro, piuttosto a suo agio nell’intridere di pathos caliginoso una linea melodica davvero suggestiva e inquieta.
Interessante, invero più nelle intenzioni che nella reale concretizzazione, appare infine, “In signo tauri”, impreziosito dalla partecipazione della cantante lirica Ilva Bassi (nell’intro … un po’ avulsa da contesto …) e dall’ex vocalist dei Centvrion Germano Quintabà: un numero hard n’ heavy, tra Scorpions, AC/DC e Priest discretamente efficace e tuttavia bisognoso di una migliore calibrazione armonica e canora.
Il giudizio sul Project Czar si allinea, pertanto, in sostanza, a quanto espresso a suo tempo sui Sun King … un buon gruppo ancora in cerca di quel guizzo di personalità e di quel “qualcosa” d’imponderabile che possa riuscire a fare veramente la differenza … che li possano trovare protendendo lo sguardo verso “l’abisso”?
Recensione a cura di Marco Aimasso

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