Sardonis - Ascending Circulation (Split 10")

Copertina 6

Info

Anno di uscita:2012
Durata:14 min.
Etichetta:Hammerheart Records

Tracklist

  1. THE ASCENDING
  2. TO THE BARN!

Line up

  • Roel Paulussen: chitarra.
  • Jelle Stevens: batteria.

Voto medio utenti

Da quanto si può leggere sul sito dei Sardonis, questo split è stato realizzato per celebrare il tour della band belga nella terra del Sol Levante. Ottima idea, resa ancora più succulenta dalla partecipazione di uno dei gruppi seminali della scena stoner rock giapponese, gli Eternal Elysium, un vero e proprio gruppo storico nel loro paese d'origine che, insieme ai più internazionalmente noti Church of Misery, hanno contribuito alla diffusione della buona e pesante novella stoneriana sin dagli anni Novanta.
Insomma, una piccola chicca, almeno in teoria.
Lo split si compone di due pezzi dei Sardonis, “The Ascending” (inedito) e “To the Barn” e tre canzoni degli Eternal Elysium: “Unbound”, “Circulation” e “The Spiral Conclusion”.
A prescindere dall’impronta decisamente più aggressiva e ruvida che ha il combo belga, rispetto alle composizioni più classicamente stoneriane e seventies dei giapponesi, la seconda sezione dello split risulta decisamente più interessante e godibile. Nonostante le i brani degli Eternal Elysium ricadano in pieno negli stilemi già stabiliti da innumerevoli gruppi stoner e heavy rock (tra cui loro stessi), essi risultano convincenti, trascinanti e piacevolmente ascoltabili; un sound stoner onesto, genuino e ancorato alle tradizioni che ogni tanto strizza l’occhio a qualche riff più doomeggiante e sludgy.
I due pezzi dei Sardonis, risultano invece meno digeribili ed eterogenei, vuoi per la diversità della loro provenienza (“To the Barn” era già comparso sul 7” del 2012), vuoi per la crudezza tradita di tanto in tanto dall’arrangiamento. “The Ascending” propone un inizio trascinante e monolitico che si sviluppa in maniera abbastanza inaspettata con un riff più aperto e melodico che verrà poi ripreso in chiusura dopo una sezione più tipicamente doom. Ciò che spiazza, oltre alla sensazione di avere di fronte a se una canzone un po’ raffazzonata, è l’esecuzione abbastanza sommaria: per tutti i nove minuti del pezzo ci sono fluttuazioni di metronomo abbastanza sensibili, che rischiano di “tirare indietro” la percezione del tempo, non rendendo fluido e godibile al 100% l’ascolto.
Un peccato, la parte dedicata agli Eternal Elysium è decisamente piacevole e, ad essere onesti, i pezzi dei Sardonis non sono affatto male, un po’ di cura in più nella produzione avrebbe sicuramente fatto la differenza.
Recensione a cura di Antonio Enoth Cassella

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