Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2013
Durata:56 min.
Etichetta:Agonia Records

Tracklist

  1. AN ARROW IN HEART
  2. ONE WITH THE PRINCE WITH A THOUSAND ENEMIES
  3. TEMPLE OF KNOWLEDGE
  4. UNDER THE NAILS AND FINGERTIPS
  5. BROKEN DIALOGUE 1
  6. BROKEN DIALOGUE 2
  7. RITUAL MARKS OF PENITENCE

Line up

  • MkM: Vocals
  • BST: All instruments
  • INRVI: Bass

Voto medio utenti

L'approccio al nuovo lavoro, il quarto, dei parigini Aosoth è tutt'altro che facile.
"IV: An Arrow in Heart", rilasciato dalla Agonia Records, è un album lungo, forse prolisso, duro da sopportare, contorto, oscuro, angosciante, morboso.
La prima sensazione che emerge ascoltando questo macigno, ve lo sottolineo, è la noia.
Poi, pian piano, le spire del suono ti avvolgono, sinistre, e ti abbracciano facendoti sprofondare nel buio, un buio assoluto e quasi disturbante.
Gli Aosoth, come da tradizione transalpina, sono interpreti di un black metal "moderno", nerissimo, dal taglio obliquo che non segue una rotta lineare, ma procede a cerchi concentrici che ti soffocano con lentezza ed esasperante meticolosità, fino a raggiungere la parte più oscura celata in ognuno di noi.
Le composizioni di questo album risultano essere molto omogenee come se il gruppo avesse voluto dare vita ad un'unica litania di dolore che, tra fredde accelerazioni e rallentamenti dal sapore quasi industriale, giunge alla destrutturazione della semplice forma canzone: "IV: An Arrow in Heart" non è, infatti, un disco nel senso classico del termine, ma va vissuto come una esperienza piuttosto che come un insieme di note.
La musica qui contenuta, lo ripeto, è molto ostica, non ha punti di riferimento precisi, se non qualche influenza dei conterranei Deathspell Omega, ed è molto orientata verso una sorta di ritualismo sonoro che trova la sua consacrazione da una parte nei disturbanti intermezzi ritmati che, improvvisi, spezzano l'assalto e la furia degli strumenti e dall'altra in una sezione ritmica precisa e de umanizzante sulla quale si poggia la voce che, monotona, dà sfogo alle litanie malate del gruppo.
"IV: An Arrow in Heart" non è il classico disco black metal e sono certo dividerà la platea in chi lo amerà ed in chi, al contrario, lo detesterà.
Certamente va dato atto agli Aosoth di aver raggiunto una maturità ed una fortissima personalità che permette loro di comporre brani disarmonici, gelidi, asettici e morbosi che affascineranno tutti quelli più inclini a farsi cullare dal male.
Il male più oscuro.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone
Morboso

Ho conosciuto gli Aosoth con questo disco e mi hanno subito catturato. Disco morboso e sinistro, uno dei top 2013 fino a questo momento per quel che mi riguarda

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 apr 2013 alle 09:58

grande recensione per un altrettanto grande disco che da dipendenza!

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