Copertina 7

Info

Anno di uscita:2013
Durata:non disponibile
Etichetta:Antstreet Records
Distribuzione:Eagle Booking

Tracklist

  1. IGNITION
  2. WHILE LUCK IS ON OUR SIDE
  3. UNFAITHFUL CONFESSIONS
  4. INFECTION
  5. HIT ME SHOOT ME STAB ME
  6. MILLIONS OF BURNING FLAMES
  7. NOT SUPPOSED TO CRAWL
  8. CHANGE OUR STARS
  9. SPLIT PERSONALITIES
  10. SOMETHING TO BLAME
  11. CRY CRY BABY
  12. REACH MY DESTINATION
  13. CHANCES

Line up

  • Sandro Casali: vocals
  • Fulvio Carlini: guitars
  • Davide Bosio: bass
  • Luca Caserini: drums

Voto medio utenti

Da quando ho avuto in mano questo album, ho continuato a chiedermi una cosa: ma dove li ho già sentiti i Sixty Miles Ahead?
Poi, l’illuminazione: erano una delle band di spalla dei Seventh Wonder lo scorso anno a Milano!
Ecco cosa scrissi in quell’occasione:
“Inizio affidato alla giovane band milanese: strumentalmente preparati e ottima voce per un heavy metal dalle sfumature prog, alternative ma soprattutto southern, in grado di attirare l’attenzione con riff muovi-capoccia e ritornelli ad effetto. Buona in particolare la prova del chitarrista Fulvio Carlini, aiutato anche da un gran bel suono compatto e possente. Un po’ statici e timidi, ma sono giovani: band da tenere d’occhio con un grande potenziale.”

Potenziale sviluppato negli ultimi mesi ed espresso alla grande, perché questo è un debutto coi fiocchi!

Un songwriting maturo, audace: hard rock infarcito di metal e sporcato dall’alternative per attitudine, con un accenno di prog sullo sfondo. Insomma, una ricetta non semplice che solo gente con una certa qualità musicale e apertura mentale è in grado di “cucinare”.

A guidare il tutto con sapienza, oltre alla chitarra di Carlini ancora una volta in grande rilievo, è la gran voce di Sandro Casali, convincente già dal vivo ma qui in grado di dare veramente vita e volto ai propri brani. Anche la produzione è di livello altissimo, garantendo ai pezzi dei Sixty Miles Ahead tutta le resa che meritano.

Quante volte ho scritto “ennesima realtà nostrana da andare a scoprire”? In questi anni, tante volte. Ci siete andati? Mi auguro di sì, perché anche questa è una di quelle volte. Non è un disco per tutti, non c’è niente di canonico, ma è proprio questo che lo rende irresistibile e che consente ai Sixty Miles Ahead di essere già pronti per il grande balzo in avanti: andate a conoscerli!
Recensione a cura di Alessandro Quero

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