De Arma - Lost, Alien and Forlorn

Copertina 8

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2013
Durata:42 min.
Etichetta:Trollmusic

Tracklist

  1. THE TOWER
  2. LEFT TO HIDE
  3. WATCHING THE WALLS COME DOWN
  4. FIRES OF HOPE
  5. BEHIND THESE FILTHY PANES
  6. WRETCH
  7. DISLOCATED

Line up

  • A. Petterson: Guitars, Bass
  • J. Marklund: Drums
  • F. Allain: Vocals

Voto medio utenti

Gli svedesi De Arma ("I Poveri") sono un progetto nato dall'unione di Andreas Pettersson, già con Lönndom e Whirling, e Johan Marklund ai quali, in occasione dell'album del quale mi accingo a parlarvi, si unisce Frank Allain, singer degli inglesi Fen, che contribuisce all'esordio del gruppo pubblicato dalla Trollmusic, etichetta anch'essa all'esordio.
"Lost, Alien and Forlorn" è un album di rock malinconico che risente, da un lato, dell'influenza dei Katatonia, soprattutto quelli del periodo "Discouraged Ones" - "Tonight's Decision" (dai quali viene ripreso l'uso della chitarra ritmica che, ossessiva, ripete riff semplici e diretti, e la seconda chitarra che tesse, al contempo, melodie tristi e sofferte), e, dall'altro, dell'influenza della dark wave anni '80 quando The Cure, U2 e Bauhaus davano consistenza alle loro visioni notturne della musica.
Il terzetto non si limita a mescolare queste due anime, ma si spinge anche in territori estremi quando la voce distorta affianca, o sostituisce, il sognante cantato di Allain e i ritmi si fanno più veloci e duri contrapponendosi, per questo, all'atmosfera eterea e sofferente di cui l'album è intriso in lungo ed in largo.

Il risultato di questa miscela?

Un disco pacato, triste, emozionante ed intimo capace di suggestionare attraverso strutture sonore molto semplici e quasi ipnotiche, e qui l'influenza della band di Nystrom è evidentissima, che si stampano immediatamente nel cervello e ti accarrezzano dolcemente mentre la malinconia scende, lenta, sulla tua giornata.
I De Arma non inventano niente ma la loro musica è bella.
Davvero molto bella.
Mentre fuori dalle vostre finestre la pioggia cade incessante, "Lost, Alien and Forlorn", vi cullerà, vi porterà lontano in una terra fatta di pura e semplice emozione dalla quale non vorrete tornare indietro e nella quale vi perderete all'ascolto delle melodie lineari e profondissime di questo album.
Un album da non mettere su ad una festa, certo.
Ma un album da gustare e da custodire gelosamente nello scrigno dei segreti più preziosi e da ascoltare ogni volta che si ha bisogno di ascoltare la voce della propria anima.
I De Arma incidono, dunque, un disco dal grande valore e dallo squisito retrogusto amaro, un disco che, spero, non passerà inosservato.

Torno a guardare la pioggia che bagna i vetri.


Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 feb 2013 alle 02:21

thumb up!

Inserito il 27 feb 2013 alle 21:07

Grazie. Mi hai fatto un bellissimo complimento.

Inserito il 27 feb 2013 alle 20:58

Beppe te l'avevo già detto riguardo alla recensione di "Dead End Kings"... Le tue rece mi fanno venire una voglia pazza di ascoltare i dischi in questione! Complimenti! Non mi sono perso nemmeno questo, splendido!!!

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